Si direbbe il classico chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati il provvedimento dell'Ente Parchi della Regione Emilia-Romagna e dell'Aipo, l'Agenzia interregionale del Po, di imporre lo stop ai lavori di disboscamento in corso sul fiume Secchia nel Comune di Rubiera per ampliarne le casse di espansione. Ne danno ampia informazione oggi nelle rispettive pagine provinciali sia la Gazzetta che il Carlino, quest'ultimo anche con un'intervista all'appassionato climatologo carpigiano Aldo Meschiari che definisce l'operazione, che ha interessato 50 ettari di territorio, "...il più grande disastro ecologico dell'Emilia”. Fu tra i primi, il professor Meschiari, a richiamare l'attenzione su quanto stava avvenendo, con successive prese di posizione degli ambientalisti organizzati nel Comitato "Difendiamo il parco fluviale del Secchia”, del Movimento 5Stelle e di Avs, fino alla lettera di richiesta di chiarimenti inviata all'Aipo dal Sindaco di Rubiera. Ora sia l'Ente Parchi che Aipo si sono impegnati a verificare se i lavori, autorizzati con successive Valutazioni di impatto ambientale del 2022 e del 2023, siano stati eseguiti correttamente dalle imprese appaltatrici. La ricerca di responsabilità, come di consueto, rotolano verso il basso e il Direttore di Aipo (ricordiamo che l'Agenzia ha un direttivo composto dagli assessori competenti di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che designa un presidente a rotazione biennale e sceglie il Direttore fra persone di provata competenza) si affretta a precisare sul Carlino che il taglio era stato progettato selettivo delle piante da abbattere in base a precisi parametri, che i tempi della nidificazione sono stati rispettati, mentre conferma che compete all'Aipo il controllo sulle opere. Tiene anche a sottolineare, il Direttore, che in ogni caso la sicurezza idraulica è stato il primo presupposto di un intervento, progettato secondo tutti i crismi e che verrà completato da adeguate opere di compensazione con nuove piantumazioni. segue
Nella sua apertura carpigiana il Carlino si sofferma sull'esemplare collaborazione tra scuola e territorio messa in atto dai genitori dell'associazione Gaia creatasi intorno alla primaria Gasparotto. Grazie alla parrocchia i bambini potranno frequentare il doposcuola allestito nei suoi locali, recandovisi con il “piedibus” gestito da volontari che accompagneranno i bambini nel percorso verso il doposcuola. Sempre sul Carlino viene data notizia dell'uomo straniero che ieri circolava nudo per corso Fanti con le cuffiette in testa per ascoltare la musica. "Atto osceno davvero inammissibile” lo definisce in una nota la consigliera di Fratelli d'Italia Annalisa Arletti, mentre da più parti si alza la richiesta di un maggior controllo del centro storico da parte delle forze dell'ordine.
In apertura, su Carpi, la Gazzetta sceglie l'incontro tra Sindaco e gli enti che hanno dato vita al progetto Carpi Fashion System (Cna, Lapam, Confindustria, lo stesso Comune di Carpi), nel corso del quale Riccardo Righi ha ribadito la volontà della nuova Amministrazione di proseguire nell'impegno nelle quattro direzioni dell'internazionalizzazione, dell'innovazione tecnologica, della formazione e della promozione a sostegno di un settore tessile e abbigliamento in particolare difficoltà. La qualità del prodotto deve sempre restare centrale, ha sottolineato Righi, anche se si è deciso di ripensare ai momenti di promozione e valorizzazione internazionale. Nella circostanza, a presdiedre il tavolo è stato chiamato l'imprenditore Federico Poletti, di Lapam Moda. In seconda apertura la Gazzetta si sofferma sul diario del soldato inglese progioniero di guerra detenuto a Fossoli dal 1942 al 1944, primo della deportazione negli stalag tedeschi, del quale ha dato notizia ieri la Fondazione Fossoli in occasione dell'anniversario dell'8 settembre e che lo ha ricevuto in custodia.