Tamponi in farmacia: nelle file una varietà di casi

Una spiegazione delle code per i tamponi rapidi che si formano di questi tempi davanti alle farmacie? C'è prima di tutto una varietà molto ampia di casistiche da affrontare, fra chi ha avuto un contatto con dei contagiati e teme di aver contratto l'infezione, chi ha già sostenuto un tampoone ed è risultato positivo, chi è vaccinato con una o due o tutte e tre le dosi, chi chiede il tampone per fine quarantena o fine isolamento. «Molte farmacie – confida una titolare – hanno dovuto adibire in permanenza un addetto al telefono perché filtrare le richieste, valutare correttamente ogni singola situazione prima di fissare l'appuntamento, richiede tempo. Spesso poi la gente non ascolta, non capisce, mentre dagli incontri fra le rappresentanze sindacali della nostra categoria e l'Ausl escono ogni settimana nuove indicazioni: l'ultima, per dire, è stata quella di eseguire i tamponi su chiunque si presenti a fine quarantena o fine isolamento, anche senza prenotazione». E' uno dei motivi principali, quest'ultimo, dell'allungamento delle file: i fine isolamento o i fine quarantena con segnalazione sul sistema ministeriale tessera sanitaria che genera il green pass, l'Ausl non li fa più, pare perché l'Emilia-Romagna è rimasta senza tamponi molecolari. Per questo è partita la richiesta alle farmacie di farsi carico di questa categoria di utenti con i tamponi rapidi.

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