Conclusa l'acquisizione di Banca Carige. L'istituto modenese distribuirà un dividendo di 12 centesimi agli azionisti

BPER Banca ha presentato il suo bilancio consolidato 2022

“Il 2022 è stato un anno particolarmente significativo per BPER Banca, costellato da importanti iniziative. In primis mi preme sottolineare il positivo completamento dell’integrazione di Banca Carige, operazione che ha visto la sua conclusione a fine novembre con l’atto di fusione e con la completa migrazione dei sistemi informativi. Questo ulteriore processo di consolidamento bancario ci ha permesso di incrementare significativamente i volumi di impieghi e raccolta in territori limitatamente presidiati e di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale, grazie anche a un rilevante aumento del numero di clienti del 20% circa, dai 4,2 milioni precedenti ad oltre 5 milioni attuali". E' con queste parole che Pier Luigi Montani (nella foto), Amministratore delegato del gruppo bancario modenese ha salutato i dati relativi al bilancio consolidato di BPER Banca ufficializzati oggi.

Il Consiglio di Amministrazione della banca, in relazione ai dati consolidati di bilancio, ha destinato circa 170 milioni di euro di utile netto a dividendo, prevedendo una cedola di 12centesimi per ogni azione in circolazione. 

Questi alcuni dati tratti dal bilancio consolidato 2022 di BPER Banca: Il margine di interesse si attesta a € 1.825,9 milioni (+21,3% anno su anno). Il dato del 4° trimestre 2022 è pari a € 565,5 milioni (+19,1% ). Tra le principali componenti del trimestre si registrano il contributo della componente commerciale pari a € 584,2 milioni, il contributo derivante dal portafoglio titoli per un importo di € 81,7 milioni.. Le commissioni nette sono pari a € 1.942,1 milioni in aumento del 18,3%. La voce dividendi risulta pari a € 22,1 milioni, di cui € 2,9 milioni registrati nel 4° trimestre 2022. Il risultato netto della finanza è positivo per € 139,7 milioni (€ 23,0 milioni nel 4° trimestre 2022) beneficiando degli utili derivanti dalle cessioni di attività finanziarie per € 18,4 milioni. Gli altri oneri/proventi di gestione risultano pari a € 328,5 milioni caratterizzati da una componente di carattere straordinario pari a € 300,0 milioni che include la plusvalenza da cessione dell’attività di merchant acquiring e gestione POS per € 308,3 milioni, l’adeguamento positivo pari a € 7,7 milioni rispetto al costo sostenuto per la manovra del personale nel 2019, la plusvalenza da cessione dei rami d’azienda attivi nel credito su pegno di Banca Carige e Banca del Monte di Lucca per € 7,6 milioni e la restituzione delle Commissioni di Istruttoria Veloce (CIV) a clientela relative agli anni 2012 – 2015 per € -23,5 milioni. I proventi operativi netti ammontano a € 4.258,4 milioni (€ 1.444,3 milioni nel 4° trimestre 2022). 

La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a € 114,8 miliardi in aumento del 13,3%. La raccolta indiretta da clientela si attesta a € 163,2 miliardi in calo dell’1,9% a causa della performance negativa dei mercati finanziari da inizio anno. Il Gruppo BPER Banca è presente in venti regioni italiane con una rete di 1.913 sportelli bancari (oltre alla Sede in Lussemburgo di BPER Bank Luxembourg S.A). I dipendenti del Gruppo sono pari a 21.059 rispetto ai 18.128 di fine 2021.

Per quanto riguarda l'immediato futuro, questo il parere di sintesi del gruppo bancario: "L’attività economica dell’area euro, ancora influenzata dall’elevata inflazione e dalle tensioni geo-politiche originate dalla guerra in Ucraina, si è mantenuta sostanzialmente stabile nel quarto trimestre rispetto al periodo precedente. Le pressioni inflazionistiche sono rimaste ancora elevate, seppure in flessione da novembre. La componente energetica, sebbene in decelerazione, ha continuato a sostenere la dinamica dei prezzi. Le prospettive economiche sono ancora condizionate da una forte incertezza correlata soprattutto con l’evoluzione del conflitto russo-ucraino. I più recenti indicatori economici dell’area euro mostrano un rallentamento del prodotto interno lordo nel 2023, a causa dell’indebolimento del ciclo economico globale e del protrarsi di una sostenuta dinamica dei prezzi, a cui seguirebbe un’economia in accelerazione nei due anni successivi".