Galleria ex Modernissimo: nuova proprietà e rilancio

L’apertura, non più sporadica come avvenuto finora, ma continuativa della galleria ricavata tra il 1990 e il 1996 dalla società immobilare Alberto III Pio nel volume dell’ex cinema Modernissimo, tra piazza Martiri e via Menotti (ribattezzato Condominio Borgogioioso), annuncia, come rilevato dalle cronache locali, l’intenzione della nuova proprietà di ritentare quello che in trent’anni non è mai riuscito a nessuno: ridare vita a un prezioso, quanto appartato spazio del centro, rimettendo sul mercato i vari spazi commerciali ricavati a piano terra. Oltre al libero accesso diurno al passaggio, lo confermano i numerosi cartelli “affittasi” apposti sulle vetrine mentre sono scomparsi gli anonimi pannelli di compensato che le avevano sostituite finora. Il tentativo di rilancio, accompagnato da lavori di ripristino, si deve a una società, la immobiliare Modernissimo srl, domiciliata in via Meloni di Quartirolo. La guida un Consiglio di Amministrazione presieduto da Federica Vertechy, con Alfonso Cremaschi e Barbara Gibertoni in veste di consiglieri. Con quote del 25 per cento ciascuna ne fanno parte la Immobiliare Rocco di Donatella Vaccari, la Eg Servizi di Giuseppe Martinelli e Giuseppina Cremaschi, la Kenny srl di Maria Stefana Ricciardi e Barbara Gibertoni, domiciliata a Collecchio, nel parmense, ma originaria di Carpi e figlia di Alfredino Gibertoni che con il fratello Gianfranco in quello spazio aveva realizzato il cinema Moderno, rifatto e trasformato in Modernissimo nel 1962. Un lungo contenzioso con ricorso al Tar aperto fin dal 1991 si è concluso da tempo in Cassazione con la bocciatura del ricorso dei fratelli Benzi, residenti nella parte prospiciente piazza Martiri non investita dalla ristrutturazione, che si opponevano al passaggio pubblico. Il centralissimo “corridoio” non è tuttavia decollato, almeno per gli spazi commerciali. Il che ha provocato il pignoramento dei negozi da parte di Unicredit, dal quale sono stati riscattati dall’attuale proprietà.

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