Promossa una class action per ottenere rimborsi per mancati interessi

I Buoni Postali della serie Q nel mirino dei consumatori

I Buoni Postali Fruttiferi emessi dalle Poste in Lire negli anni ottanta e novanta del secolo scorso sono sotto i riflettori della cronaca. Federconsumatori Emilia Romagna ha promosso una class action contro le Poste per ottenere il riconoscimento di maggiori e più corposi interessi che Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti hanno riconosciuto, secondo alcune sentenze dell'Arbitro Bsncario Finanziario della Banca d'Italia, in misura non adeguata a quanto contrattualmente stipulato con i risparmiatori.

"Da molti anni Federconsumatori - afferma l'associazione dei consumatori aderente alla Cgil - è impegnata nella tutela dei cittadini che avevano scelto di investire i propri risparmi sottoscrivendo buoni fruttiferi postali e, al momento della riscossione, si sono visti riconoscere un importo nettamente inferiore al dovuto. Una vera e propria ingiustizia, che ha sottratto a migliaia di cittadini somme a volte anche ingenti: basti pensare che, per un buono fruttifero serie Q (emesso dal 1988 al 1995) per un valore iniziale di 5 milioni di vecchie Lire, gli interessi non riconosciuti da parte di Poste Italiane SpA e Cassa Depositi e Prestiti SpA ammontano a ben 3.773,49 Euro.

Per far valere i diritti di questi risparmiatori e per permettere loro di ottenere il giusto riconoscimento del danno subito, Federconsumatori ha deciso di promuovere una class action rivolta a tutti i possessori di buoni fruttiferi postali serie Q emessi dopo il 1 luglio 1986 e riscossi entro il 19 maggio 2021. Aderire è semplice. Basterà compilare la pre-adesione sul sito www.serieq.it inviandoci tutti i dati necessari per predisporre l’azione collettiva. Chi avesse difficoltà a farlo può comunque rivolgersi agli sportelli di Federconsumatori".