Presentato oggi il programma celebrativo: convegni sul sisma e doposisma e il 20 maggio arriva il cardinale Bassetti

Per il Santo Patrono una raffica di appuntamenti religiosi e non

Ci sarà un triduo religioso che culminerà il 19 maggio con la tradizionale processione da San Bernardino da Siena in Cattedrale con le reliquie del santo senese e che avrà un seguito solenne venerdì 20 maggio in Duomo con un pontificale presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ma ci saranno anche convegni sui temi della pace e della ricostruzione, concerti, mostre e iniziative per i giovani nel ricco programma che il "Tavolo San Bernardino Patrono" (che ha sostituito il precedente disciolto "comitato") ha presentato oggi in vescovado in  vista delle ormai imminenti celebrazioni patronali della Diocesi di Carpi. "Non solo san Bernardino da Siena, patrono di Carpi e della Diocesi - ha annunciato il vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi - ma anche san Possidonio, patrono di Mirandola e di San Possidono, domenica 15 maggio. Non solo il ricordo dei dieci anni dal sisma del 2012 ma anche un interrogarsi sul futuro, dopo la pandemia e con le tensioni e la guerra alle porte di casa". 

 

Da domani, sabato 7 maggio, "scatta" l'operazione Santo Patrono: con un primo incontro dedicato ai giovani (don Alberto Ravagnani, influencer, all'Auditorium San Rocco alle 18), per proseguire con l'inaugurazione di una mostra fotografica in Cattedrale sulle visite papali di questi ultimi anni a Carpi e in Diocesi (da sabato 14 maggio); poi due convegni (uno a Carpi ed uno a Mirandola) per fare il punto sulla ricostruzione, la pace, il futuro. Il programma dettagliato è stato presentato da Matteo Casalgrandi e da Maria Vittoria Setti del "Tavolo" organizzatore: un concerto in Cattedrale il 21 con l'orchestra Alberto Pio e Sha Sha, eventi a Rovereto il 26 giugno (dove sarà scoperto un cippo in ricordo della visita di Benedetto XVI), il ricordo del Beato Odoardo Focherini (il 6 giugno), incontri "ecumenici" a Carpi e a Mirandola (il 15 maggio) e, il 20 maggio, la solenne concelebrazone in Duomo con il vescovo Erio Castellucci e il cardinale Bassetti, "...anch'egli come noi - ha ricordato monsignor Manicardi - impegnato nella ricostruzione, essendo arcivescovo di Perugia, dopo il sisma che ha colpito duramente anche l'Umbria". 

Nel decennale del terremoto un cenno anche sulla ricostruzione che ha impegnato e sta impegnando a fondo la Chiesa di Carpi: "Dopo una prima doverosa fase di accentramento - ha spiegato monsignor Manicardi - adesso siamo in una fase di decentramento che comporta la collaborazione sul territorio con i vari Comuni su cui insistono chiese, oratori parrocchiali e canoniche da ricostruire. Una situazione particolarmente ingarbugliata che abbiamo pazientemente cercato di sgarbugliare. Abbiamo suddiviso i vari territori e per ciascuno di essi elencato in ordine di importanza gli interventi da effettuare. Le sollecitazioni sono tante, ne ricevo anche per la chiesa di San Francesco a cui sono particolarmente legato per molti motivi. Piano piano procederemo nella ricostruzione, sempre guardando al futuro". 

(Nelle foto: la presentazione delle inziative patronali in vescovado con monsignor Manicardi, Matteo Casalgrandi e gli altri componenti del Tavolo per San Bernardino patrono)