Il 94enne di Limidi morto tragicamente ha lasciato tutto al Comune di Soliera

A Soliera l'eredità di Leo Govi nel mirino delle opposizioni

C'è l'eredità (diverse centinaia di migliaia di euro) del novantaquattrenne limidese Leo Govi, morto tragicamente nello scorso mese di aprile (nella foto), nel mirino dei partiti di opposizione a Soliera. L'eredità lasciata interamente al Comune di Soliera dall'anziano agricoltore è finita in Consiglio Comunale per una interpellanza presentata da Rita Capelli del Movimento 5 Stelle ed ora ritorna alla ribalta con una nota del gruppo consiliare Lega Salvini Premier di Soliera che rileva l'eccezionalità dell'assegnazione lampo alla cooperativa Macchine Agricole Solierese dei terreni ereditati al fine della loro coltivazione. 

 

Il 94enne Leo Govi era stato trovato morto lo scorso primo aprile, bruciato in un fosso nella sua proprietà; probabilmente stava bruciando sterpaglie sul suo fondo agricolo posto a Limidi ai margini della Carpi-Ravarino. La sua eredità consiste in edifici rurali, terreni coltivabili e incolti, beni mobili dell'abitazione e denari depositati in banca. "Le procedure per l'acquisizione della eredità del nostro concittadino Leo Govi - aveva riferito in Consiglio Comunale l'assessore Lucio Saltini rispondendo all'interpellanza 5 Stelle - sono complicate e ancora in corso. E' nostra intenzione utilizzare il patrimonio lasciatoci in eredità per finanziare opere sociali". "Veniamo a conoscenza di una delibera della Giunta solierese, la n. 91 del 14 ottobre 2021 - afferma tuttavia la nota della Lega -, avente a oggetto ''Autorizzazione alla coltivazione del fondo posto in via Carpi Ravarino a Limidi, ex proprietà Govi Leo'', con cui l'amministrazione autorizza la Cooperativa Macchine Agricole Solierese alla coltivazione della porzione di terreno a seminativo, per la sola annata agraria 2021-22. La questione che ci ha lasciati perplessi è che la Cooperativa Macchine Agricole Solieresi ha depositato e protocollato la richiesta di coltivare il fondo rustico ex Govi Leo il giorno 13 ottobre 2021 (n. Protocollo 16166). Il giorno precedente".

(segue sotto)

Una procedura veramente insolita che ha suscitato l'attenzione della Lega: "In poco più di 24 ore - rileva la Lega - la giunta ha ricevuto la richiesta formale, ha preso atto, ha trattato con la controparte, ha redatto sette pagine di delibera, ha valutato la regolarità tecnica e contabile, ha convocato la riunione di giunta, e alle 16.30 del giorno successivo alla richiesta ha approvato l'atto". La Lega ammette che tutto appare nell'ambito della legalità ma lamenta scarsa trasparenza nella vicenda dell'eredità Govi. "E' una questione di rispetto per la persona di Leo Govi, che volle che le sue proprietà fossero destinare a finalità sociali e a favore della comunità. Quindi chiediamo trasparenza e limpidezza negli atti formali della Giunta solierese, e chiediamo di non sfidare l'attenzione, le capacità e le competenze di noi consiglieri comunali di opposizione su questo tema così delicato. A partire dell'ipotesi, fin qui solo ventilata, della creazione di una fondazione ad hoc per la gestione dell'eredità di Leo Govi". Ipotesi che per la Lega crea più di una perplessità: un ente ''terzo'', fuori dalla portata del controllo diretto del Consiglio Comunale apparirebbe non a proposito.