Il dilemma che si pone a ogni fine mandato sulla dirigenza comunale

Dirigenti comunali: rivoluzione o conservazione?

Sono una dozzina, tra Comune e Unione, legati al l’incarico diretto del Sindaco

Si annuncia un terremoto ai vertici degli apparati comunali e dell’Unione, per effetto della decadenza di tutti i dirigenti assunti nel corso del primo mandato di Alberto Bellelli. Ai primi di giugno sono usciti i cosiddetti “avvisi ricognitivi” per ricevere entro il 19 e il 25 giugno prossimi, secondo i bandi, candidature a cinque dei posti da dirigente a tempo determinato che si renderanno disponibili. Si tratta del posto di Funzionario coordinatore del settore Lavori pubblici, Infrastrutture e patrimonio, occupato finora da Norberto Carboni; di quelli da Funzionario responsabile e da Istruttore direttivo per l’Area dei servizi sociali, rispettivamente ricoperti oggi da Anna Maria Vecchi e William Sgarbi; del Funzionario responsabile dell’area Servizi socio sanitari che vede in scadenza Massimo Maini; del Responsabile della Pianificazione territoriale e urbanistica, che è attualmente vacante, essendo posizione dirigenziale diversa da quella degli Istruttori direttivi attualmente in servizio presso il Settore.

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