Sta per concludersi il mese dedicato alla prevenzione del vizio delle sigarette

Quando parte della vita se ne va in fumo

A Modena fumatori in calo ma per molti fare senza del tabacco rimane un grave problema

Fumare, per molti, è un piacere quotidiano. Per alcuni diventa un vizio da cui è difficile tirarsi fuori, con gravi ripercussioni sulla salute e sull'equilibrio psico-fisico. Ecco perché anche l'Ausl di Modena ha aderito alla campagna nazionale contro il fumo e al mese, quello di maggio che sta per terminare, dedicato in modo particolare all'informazione ed all'azione contro il vizio del tabagismo.

 

I dati forniti in proposito dall'Ausl parlano hiaro: il 27% dei residenti in provincia di Modena tra 18 e 69 anni, pari a 127mila persone, fuma sigarette, cioè ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e fuma tutt’ora o ha cessato da meno di sei mesi. Il 20 per cento è un ex fumatore mentre il 53 per cento non ha mai fumato. "L’Azienda Usl di Modena, da anni impegnata su questo fronte con corsi per smettere di fumare e centri anti-fumo in tutta la provincia, ha dedicato il mese di maggio alle attività contro il fumo attraverso una campagna di comunicazione (media, web e social media) che si concluderà il prossimo 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco, No tobacco Day".

Il fumo di tabacco, secondo i clinici, determina quadri patologici importanti e decine di migliaia di morti in ogni nazione: secondo i dati Istat in Italia ogni anno si contano tra 80 e 90mila decessi legati al fumo di sigaretta. La percentuale dei fumatori in provincia di Modena è in linea con quella regionale (27 per cento) e nazionale (25 per cento). “I dati provinciali sono in calo rispetto al 33 per cento di fumatori adulti che registravamo vent’anni fa ma abbiamo ancora tanti giovani e adolescenti che fumano ed è per questo motivo che abbiamo attivato programmi nelle scuole per fa sì che i giovani non comincino a fumare - dichiara il dottor Massimo Bigarelli (nella foto) coordinatore del programma anti-fumo dell’Ausl -. Punti di forza dei programmi di disintossicazione sono i corsi anti fumo e quest’anno, vista la necessità di mantenere ancora tutte le misure anti contagio, si è sperimentata per la prima volta la modalità on line, utilizzando la telemedicina, che diventa dunque protagonista anche nei percorsi per smettere di fumare". L’attività dei Centri anti-fumo dura ormai da oltre vent’anni ln tutto il territorio della provincia. Ogni anno vengono seguite in media 250 persone (suddivise tra i Centri di Mirandola, Carpi, Modena, Castelfranco Emilia, Vignola, Sassuolo e Pavullo) che vengono aiutate con programmi sanitari di disintossicazione. I programmi consistono principalmente in corsi intensivi per smettere di fumare: 12 incontri di 2 ore ciascuno per una durata complessiva di due mesi in cui si imparano regole per smettere di fumare. Nel 2020, a causa della pandemia di Covid-19, i corsi di gruppo sono stati sospesi ma sono state seguite individualmente circa 125 persone. Vista la grande richiesta (e la necessità di continuare ad adottare misure di sicurezza anti contagio) l’Ausl ha deciso di far ripartire uno dei corsi utilizzando quindi, per la prima volta in questo campo, la telemedicina.