Sono stati stanziati 6,6 milioni per renderla operativa su tutto il territorio dell'Emilia-Romagna

Il 112 numero unico per le emergenze: la Regione istituirà una centrale a Parma

La Regione istituirà un coordinamento regionale per l’attivazione del numero unico per le emergenze 112. Avrà sede a Parma e dalla Regione sono già stati stanziati 6,6 milioni di euro per le infrastrutture. Entro il 2023, 90 operatori filtreranno le telefonate di richiesta di soccorso provenienti da tutta la regione e le indirizzeranno correttamente in meno di due minuti Il numero unico 112 accentrerà quindi le telefonate indirizzate a Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Soccorso sanitario, Capitaneria di porto e Guardia costiera, filtrerà quelle non urgenti e smisterà correttamente le altre.

Lo ha reso noto oggi la Regione Emilia-Romagna: il “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”, istituito formalmente nei giorni scorsi dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, è stato simbolicamente annunciato oggi a Parma, nel corso della commemorazione delle vittime dall’incidente di volo che nel 1990 portò alla scomparsa dell’equipaggio dell’elisoccorso Charlie Alpha. "Il coordinamento - precisa una nota della Regione -, che avrà il compito di raccordare e indirizzare le azioni aziendali per l’attivazione del numero unico 112, avrà sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e sarà guidato da Antonio Pastori, dirigente della Centrale operativa 118 Emilia Ovest – Elisoccorso dell’ospedale parmigiano. Pastori dovrà portare a regime il nuovo servizio, con il supporto delle Aziende sanitarie regionali: da un punto di vista organizzativo, Parma avrà il compito di acquisire e organizzare il personale necessario, nonché curare la gestione economica e amministrativa del progetto. L’Unione Europea ha previsto l’obbligo per gli stati membri di assicurare l’accesso ai servizi di soccorso digitando il numero 112 con una direttiva che risale al 2002. A ogni Stato è lasciata la libertà di mantenere altri numeri da affiancare al 112. Attualmente il modello delle Centrali Uniche di Risposta (CUR) copre circa il 70% della popolazione italiana".