34 denunce a carico di 21 ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni

Stroncata a Modena l'attività delittuosa di due gruppi minorili violenti

Si autoproclamavano Daisan 216 e Sooz i due gruppi di minorenni che per mesi si sono dati battaglia per tutta Modena a colpi di aggressioni, piccoli furti, danneggiamenti e risse; la Polizia di Stato ha denunciato al Tribunale dei minori di Bologna 21 di questi ragazzi e ragazze violenti (età compresa tra i 14 e i 17 anni) per un elenco interminabile di reati (34 le denunce con svariati capi d'accusa) sgominando di fatto quelle che potevano diventare vere e proprie gang giovanili organizzate. 

 

"Al termine di articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile di Modena - avverte una nota diramata dalla Questura di Modena -, sono stati identificati e denunciati a vario titolo diversi ragazzi e ragazze minorenni, facenti parte di aggregazioni giovanili violente locali, che si sono resi responsabili di più ipotesi di reato, a partire dallo scorso febbraio. Le attività d’indagine incardinate presso la Procura per i Minorenni di Bologna, ad oggi, hanno permesso di istruire 5 diversi procedimenti penali". Una rissa alla stazione ferroviaria di Modena, aggressioni nel parcheggio Novi Park, furti e danneggiamenti nell'istituto scolastico San Carlo e su autovetture parcheggiate in centro, botte da orbi fra componenti dei due gruppi che si sfidavano vicendevolmente su Istagram: questo il preoccupante quadro ricostruito dalla Polizia e che ha condotto alle denunce. Quel che più è grave è che i genitori di tutti questi minorenni (7 di nazionalità italiana e 14 di nazionalità straniera) si sono dichiarati del tutto all'oscuro di quanto stavano combinando i loro figli. 

"Il pressing investigativo operato sui gruppi e sui singoli - assicura la Questura - ha portato ad una notevole riduzione degli episodi di violenza e ad una disarticolazione delle due aggregazioni che stavano iniziando a darsi una parvenza di organizzazione interna, basata su rivalità legate a svariati motivi, dall’appartenenza territoriale, capoluogo/provincia, al contenuto di commenti inseriti sui social, a motivi di sfida reciproca".