I piccoli capolavori di Anna Campori

Sospesa per il Covid la mostra in Galleria Estense dedicata alle sue deliziose miniature e a quelle di Maria Teresa d'Austria d'Este

Sono trentasette raffinatissime miniature dipinte su avorio esposte nell’avvolgente salotto rosa corallo allestito tra le imponenti sale della Galleria Estense di Modena per dare spazio alla mostra “Una pittura femminile piccola piccola. Anna Campori Seghizzi e il suo tempo” inaugurata a febbraio e subito sospesa. Anna Campori (1781-1821) figlia di Giuseppe, settimo marchese di Soliera, coniugata Seghizzi, praticava questa arte in forma strettamente dilettantistica in quanto non erano concesse altre possibilità, proprio nel periodo d’oro della moda tra il Settecento e l’Ottocento, per le miniature considerate una tecnica particolarmente legata al ritratto e al virtuosismo delle ridotte proporzioni dei soggetti. Anna scoprì la lucentezza che si creava con questa pittura a tempera sull’avorio sul quale era prima necessario preparare un supporto applicando due o tre strati di carta tramite colle animali e solo successivamente i vari strati di colore che assumevano un effetto trasparente e luminoso. Questa tecnica è stata messa in evidenza con i restauri eseguiti negli anni Ottanta che hanno anche permesso di portare alla luce sia le qualità espressive della pittrice che l’importanza dell’aspetto dilettantistico della pittura in miniatura di questo periodo.La figlia Giulia Seghizzi Coccapani Imperiali (1807-1895) donò tutte queste opere alla Galleria Estense insieme al proprio ritratto e al ritratto postumo della madre entrambi commissionati all’artista Adeodato Malatesta (1806-1891) che, per eseguire il secondo, utilizzò proprio una delle miniature di Anna.

A fianco di queste opere vi sono quelle di un’altra figura femminile che nell’atélier domestico della sua corte, dedicava molto tempo alla stessa attività: Maria Teresa d’Austria d’Este di Chambord (1817-1886), figlia del duca di Modena. È così possibile ammirare l’autoritratto e la sua interpretazione del “San Francesco d’Assisi in adorazione del crocifisso” di Elisabetta Sirani ed a fianco la grande tela “La famiglia di Francesco IV d’Este” di Bernardino Rossi (Cortile di Carpi,1803- Modena 1865) in cui è dipinta Maria Teresa che ritrae la sorella. Il visitatore si ritrova a fare un tuffo nel passato, in un periodo in cui alle nobildonne era chiesto soprattutto di essere aggraziate e gentili, di sapere ballare, conversare in più lingue, ricamare e anche dipingere, ma questo sempre e solo come formazione personale. La mostra, che avrebbe dovuto rimanere aperta fino al prossimo 2 maggio ma ha dovuto confrontarsi con le restrizioni anti-covid, vuole invece mettere in risalto la passione, la meticolosità e le autentiche qualità artistiche espresse dalle miniature di Anna Campori Seghizzi.