Boni, Prayer, l'anima smarrita e ritrovata di Dante

Un vortice di vocalità, un intreccio di toni suadenti o forti, rochi o modulati, gridati o sussurrati, accompagnati da una intensa gestualità, a confermare quello che Alessio Boni, protagonista con Marcello Prayer, aveva dichiarato ai microfoni del Tg3 alla vigilia del concertato a due dai versi di Dante Aligheri rappresentato in anteprima streaming dal Teatro comunale di Carpi nel settimo centenario della morte del poeta: “Abbiamo voluto togliere Dante dal piedistallo di marmo, dalla sua monumentalità per restituirlo semplicemente come uomo, interamente uomo, dall'Inferno al Paradiso, capace di donarsi per migliorare la condizione umana”. E questo è stato il senso percepito dagli oltre milleseicento che su You Tube non hanno voluto mancare all'appuntamento con "Anima smarrita”, una straordinaria interpretazione dei due attori, distribuita da Aida di Firenze che, pur nella sua nudità scenica – i due protagonisti seduti su due sgabelli, in completo nero su sfondo scuro – non ha mancato di valorizzare suggestivi scorci del Comunale, utilizzandone gli affreschi, gli ori e gli stucchi a sottolineare diversi passaggi del recitato. I versi scelti dai due attori hanno innestato la Vita Nova nella Commedia, a richiamare la componente esistenziale e autobiografica del viaggio del poeta, per far vibrare terzine note (l'iniziale selva oscura, Ulisse, Pia de' Tolomei, il conte Ugolino splendiamente proposto da Prayer, la preghiera alla Madonna), ma anche meno note come l'addio a Virgilio del XXX Canto del Purgatorio e l'invocazione alle Muse. Si alternavano con altre voci, di Eugenio Montale, di Giuseppe Ungaretti, di Carmelo Bene, del Massimo Troisi in dialogo con Pablo Neruda nel "Postino”, autori e attori del Novecento accomunati nell'intento cogliere il senso profondo della poesia. Che è “verticale e breve”, come sottolinea Carmelo Bene, che aggiunge: “La verità non esiste, offuscata dal delirio del linguaggio che serve solo a nominare le cose, non a conoscerle”. Ma quando è così ben recitata, ti sembra che la poesia ci entri per davvero nelle cose e nelle persone e te le faccia conoscere.

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