Alla sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Inaugurazione domani, martedì 16 novembre, alle 17

Carpi, il circolo Pavarotti mette in mostra i suoi cimeli

Le bacchette di Claudio Abbado e Riccardo Muti, le fotografie autografate di Luciano Pavarotti e Renata Tebaldi e tanti altri documenti e cimeli raccolti in oltre 40 anni di attività. Inaugura domani, martedì 16 novembre (alle 17) e rimarrà allestita fino al 30 novembre alla sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi sotto il portico di corso Cabassi, la mostra del circolo lirico culturale Luciano Pavarotti di Carpi. (prosegue)

Al centro dell’esposizione, dicevamo, una serie di cimeli che raccontano la storia dell’associazione, fondata nel 1979 da Nunzio Orlandi e Franco Carretti e considerata tra gli eredi più illustri delle tradizioni musicali cittadine che hanno visto sorgere e crescere a Carpi diverse forme di aggregazione. Dalla scorsa estate per il “Pavarotti” si è aperta una nuova pagina (leggi qui): è stato nominato un nuovo presidente, Paolo Dall’Olio (ex docente, regista teatrale, pittore, nonché fondatore del Teatro di Corte) che si ripropone di estendere il raggio d’azione del circolo fino a comprendere tutte le espressioni musicali contemporanee, senza però rinunciare a spiegare, nelle scuole e nei contri sociali, la storia e il significato dell’opera lirica e del melodramma.

La mostra, oltre a oggetti, fotografie, documenti, bacchette nell’archivio del circolo conservati nella teca espositiva realizzata da Luca Ferretti, comprende anche costumi e i gioielli di scena del Teatro di Corte prestati da Paolo Maini e xilografie a tema realizzate dagli artisti carpigiani Anna Ferrarini, Gianni Guerzoni, Maurizia Longagnani e Monica Malavasi. I manichini e gli oggetti di arredo sono invece forniti da Recuperandia(prosegue)

«In questi anni tutti i più grandi cantanti d’opera sono passati per il circolo Pavarotti, spesso in occasione di eventi, serate e conferenze – racconta Dall’Olio –. Da Renata Tebaldi a Magda Olivero, da Giuseppe Di Stefano a Luciano Pavarotti che ha inaugurato il circolo e si è esibito in ben tre concerti a Carpi. Senza dimenticare i direttori d’orchestra del calibro di Abbado e Nuti, di cui conserviamo gelosamente le bacchette da loro donate. Io sono particolarmente affezionato all’opera, perché mi padre era un cantante lirico e fin da piccolo ho “respirato” questa forma d’arte. E non dimentichiamoci che l’opera è nata in Italia alla fine del Cinquecento ed è uno dei nostri prodotti culturali più famosi al mondo. L’intento della nostra associazione – sottolinea – è proprio quello di mantenere viva la tradizione dell’opera e della lirica a Carpi, facendola conoscere ai giovani».

Negli ultimi tempi il “Pavarotti” a quella della pandemia aggiunge la sofferenza delle difficoltà che incontra l’interesse per l’opera lirica soprattutto fra le giovani generazioni.  «Il nostro intento è riuscire ad attirare un pubblico più giovane (e non parlo soltanto dei ventenni, ma soprattutto dei quarantenni) –conclude il neo presidente – che non conosce la lirica e, in generale, il Belcanto».

L’accesso alla mostra – aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 – è gratuito.

 

Nelle immagini, Paolo Dall'Olio con la bacchetta di Abbado e una foto autografata da Pavarotti