Conto alla rovescia per EmiliaFoodFest: alcune anticipazioni

Mancano pochi giorni all’apertura di EmiliaFoodFest organizzato da Sgp Grandi Eventi che si terrà dal 22 al 24 settembre nel centro storico di Carpi dalle ore 9 alle 20. Nei tre giorni dela manifestazione sarà possibile scoprire, degustare e acquistare prodotti tipici dell’Emilia-Romagna, che vanta il primato tra le regioni italiane per numero di prodotti Dop e Igp.

(segue)

 

Alla kermesse cultural-enogastonomica (promossa da Cna Modena con il contributo della Camera di Commercio di Modena e del Comune di Carpi e il patrocinio della Regione) – informano gli organizzatori – saranno immancabili i capisaldi delle eccellenze regionali, come il parmigiano reggiano, l’aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia e lo gnocco fritto, che si potranno trovare presso gli stand espositivi delle aziende produttrici, ma che potranno essere scoperti anche durante gli appuntamenti dedicati presso l’area eventi o nelle altre location del centro storico di Carpi. L’occasione per approfondire l’oro nero di Modena saranno le visite all’acetaia comunale con anche il rituale della cottura del mosto, mentre il pubblico di EmiliaFoodFest potrà assistere alla scenografica cottura sul fuoco a legna del latte e alla suggestiva marchiatura a fuoco delle forme di Parmigiano Reggiano, protagonista anche del primo degli AperiEmilia, gli aperitivi ispirati ai prodotti tipici emiliani a cura di tre noti locali del centro di Carpi, in programma ogni sera alle 19 da venerdì 22 a domenica 24 settembre. Non mancheranno nemmeno la pasta fresca e i salumi Dop e Igp, protagonisti di diversi appuntamenti di degustazione guidata a cura di Onas, in cui il pubblico potrà acquisire conoscenze per degustare al meglio. In particolare il salame sarà anche il protagonista di una golosa disfida tra diversi produttori provenienti da altrettante province emiliane, mentre sarà il Re del Panino Daniele Reponi a creare i suoi celeberrimi panini gourmet con i salumi eccezionali del salumificio Negri. Obbligatoria la presenza della mortadella di Bologna, che quest’anno sarà l’imputata del processo che la vedrà alla sbarra, con l’avvicendarsi di avvocati e testimoni sia dell’accusa che della difesa che dovranno esprimere le loro tesi davanti alla giuria e al pubblico ministero che giungerà ad un verdetto di condanna o assoluzione per la rosea più gustosa che ci sia.

 

Verrà poi celebrata la pasta fresca e ripiena, infatti verrà creato un maxi cappelletto che resterà esposto come monumento in onore della cucina regionale, ma per chi volesse incontrarlo più da vicino scoprendo come viene declinato a seconda della provincia d’origine, potrà farlo in occasione della Champions League dedicata, dove i vari team di sfogline si sfideranno a colpi di mattarello, mentre per le sfogline e gli sfoglini di domani saranno attivi laboratori didattici per muovere i primi passi e i primi impasti nel mondo della pasta fresca. Alla manifestazione troveranno spazio anche l’attività ittica e la molluschicultura con i molluschi e i marinati di Goro, come vongole veraci, ostriche e cozze tipici di questa località romagnola. Ad accompagnare queste leccornie, Paolo Massobrio presenterà, in due momenti, una selezione di vini sia emiliani che romagnoli, con Lambruschi protagonisti dell’appuntamento emiliano, e il Romagna Dop con il Pignoletto frizzante per quello romagnolo. Ci sarà spazio anche per il nocino modenese e per altre proposte più sfiziose ed inusuali, come il Vermouth delle terre emiliane “Artemìa” presentato al pubblico del festival dai suoi creatori modenesi, la birra artigianale e la saba, di produzione esclusiva della provincia di Reggio Emilia. E ancora i condimenti balsamici, il parmigiano reggiano di vacche rosse e i latticini freschi, di capra e non, i dolci della tradizione.