Si intitola ''Visioni oniriche'' e sarà allestita presso Ferrovie Creative

La nuova personale dell'artista Enrico Davolio, da venerdì 10 marzo

Dopo sei anni di fermo, torna l’artista astrattista materico emozionale Enrico Davolio con “Visioni oniriche”, una nuova mostra personale che inaugurerà venerdì 10 marzo alle ore 19,30 presso Ferrovie Creative in via Due Ponti 25. Le opere esposte, una ventina circa (per la maggior parte quadri) sono suddivise in due percorsi: uno incentrato su terra e fiori, mentre l’altro è dedicato a mare, orizzonti e tramonti. Tutte però sono accomunate dal fatto di dare forma, anzi materia (proprio come ama dire lui quando afferma che “... trasformo il pensiero in materia”), a quella dimensione onirica nella quale l’artista carpigiano si è rifugiato nel suo laboratorio a Rio Saliceto per realizzare questo ultimo progetto. (prosegue)

«Ho cominciato a dipingere da 15 anni circa e ogni due/tre anni organizzavo una mostra. L’ultima però risale al 2017. Ne stavo preparando una nuova per il 2019 infatti, ma con la pandemia ho dovuto rinviare ad adesso - racconta Enrico -. Nel frattempo mio padre si è ammalato e poi è venuto a mancare. E’ stato un momento molto duro, perchè è stata una figura fondamentale nel mio percorso artistico: è da lui che ho appreso la tecnica del materico grazie al fatto di aver lavorato insieme per parecchi anni in un’impresa edile, dove ho avuto la possibilità di armeggiare con cemento, gesso e acrilici». Alla dimestichezza con i materiali, Davolio ha aggiunto una sua predisposizione personale nell’assemblare i colori. E i dipinti in mostra lo esprimono bene, rappresentando un vero e proprio trionfo del colore, molto più di quanto non fosse già accaduto nei lavori precedenti. 

«“Visioni oniriche” è la rappresentazione di un mondo bello - aggiunge -. Ho realizzato queste opere in un periodo di buio e sofferenza, è vero, ma durante il quale ho sentito forte l’esigenza di isolarmi in un mondo di luce e di trovare uno spiraglio di bellezza quando la bellezza non c’era. Oltre alla perdita di mio padre, ha pesato anche la mancanza di libertà nell’agire sia perchè l’ho accudito per un pò di anni trascurando il lavoro artistico, sia perchè con la pandemia non ho potuto fare le cose che desideravo e che mi facevano stare bene». E così Davolio ha trovato alla fine conforto nel colore, conquistando la sua libertà. Chi è artista ha una grande fortuna perchè conosce un modo per isolarsi nel proprio mondo, dove trovare una dimensione di serenità, anche quando le circostanze non permettono di farlo. E, assecondando questo percorso personale, ne fanno partecipi anche gli altri,  ovvero quelli che si ritrovano con i piedi piantati per terra.

 

Sarà possibile visitare la mostra (sempre alla presenza dell’artista):

  • venerdì 10 marzo dalle 19 alle 22;

  • sabato 11 marzo dalle 16 alle 23;

  • domenica 12 marzo dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20.

Per informazioni e dettagli, visitare la pagina Facebook Enrico Davolio.