''Il lavoro del lutto'' di Massimo Lagrotteria in mostra a Modena

In occasione del FestivalFilosofia

In occasione del Festival Filosofia 2024, ArteSì - in collaborazione con Marzio Milioli Azimut - presenta "Il lavoro del lutto | di fronte al Compianto di Guido Mazzoni" dell'artista carpigiano Massimo Lagrotteria, a cura di Cristina Muccioli e Maria Teresa Mori. L’opera sarà esposta nei giorni del Festival, dal 13 al 15 settembre, presso la chiesa di San Giovanni Battista a Modena.

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Con “Il lavoro del lutto”, Lagrotteria lascia l’abituale pennello per dedicarsi alla scultura, in un’opera inedita in terracotta, proprio come il cinquecentesco "Compianto" di Mazzoni.

“Un’opera d’arte non è ‘contemporanea’ per ragioni anagrafiche, ma quando ‘allo stesso tempo’ è rivolta al passato, di cui ha memoria contenutistica e stilistica, e al futuro, proponendo qualcosa che ha le premesse per abitare i nostri occhi, la nostra attenzione, i nostri discorsi, le nostre emozioni, i nostri spazi  – scrive la curatrice Cristina Muccioli nel testo critico dell'opera –. Massimo Lagrotteria ha dialogato in maniera struggente, soave e autenticamente contemporanea con il Compianto di Guido Mazzoni, gruppo scultoreo in terracotta di epoca protorinascimentale conservato nella Chiesa di S. Giovanni Battista a Modena. La morbidità del tatto che modella, non dello scalpello che mutila e intaglia la pietra. Un materiale che per eccellenza filologica può rappresentare il Figlio dell’Uomo, come era chiamato Cristo, poiché ‘uomo’ nasce da ‘humus’, il terriccio umido e fertile adatto ad essere plasmato e a generare frutto. Il ‘generato non creato dalla stessa sostanza del padre’ è nato da una donna, essere temporale, esposto, cagionevole, di per sé indifeso”.

FONTE: Ph. Marco Lugli