Alla sua prossima conviviale e con un incontro delle scuole medie con il figlio Franco, presidente della Fondazione Perlasca

Il Lions Club Carpi Host ricorderà la figura di Giorgio Perlasca, Giusto fra le Nazioni

La figura di Giorgio Perlasca, Giusto fra le Nazioni, che durante la seconda querra mondiale salvò dalla deportazione e dalla morte migliaia di ebrei ungheresi, sarà al centro delle iniziative promosse per la fine di questo mese di febbraio dal Lions Club Carpi Host. Franco Perlasca, figlio di Giorgio e attuale presidente della Fondazione intitolata al Giusto fra le Nazioni, sarà ospite del prossimo meeting conviviale del Lions Club Carpi Host in calendario il 28 febbraio e sarà anche protagonista di un incontro programmato con le scuole medie cittadine giovedì 29 febbraio al cinema Corso. Dopo la presentazione del presidente del Lions Club Carpi Host, Marco Arletti, e i saluti del Sindaco di Carpi, Franco Perlasca introdurrà la figura e l'opera di suo padre, un semplice commerciante italiano che nell'inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo (non essendo lui nè un diplomatico spagnolo nè tantomeno uno spagnolo), salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah.

La vicenda di Perlasca ha dell'incredibile: lui, tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno. Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest che lo ricercarono negli anni '80,  la sua storia sarebbe andata dispersa. Al cinema Corso verrà poi proiettato il docufilm "La storia maestra di vita - L'esempio di Giorgio Perlasca", prodotto a suo tempo dalla Fondazione Giorgio Perlasca con il coordinamento storico didattico di Piero Angela e contenente stralci dell'intervista rilasciata da Giorgio Perlasca al Museo dell'Olocausto di Washington e l'intervista a tre ebrei da lui salvati e sopravissuti.

(Nella foto: Giorgio Perlasca)