Il nuovo album di Paolo Karim conquista gli ascoltatori

A pochi giorni dall’uscita su tutti i digital stores, “Tango mediterraneo”, il secondo album del cantautore carpigiano Paolo Karim, conquista gli ascoltatori. “Vi ringrazio di cuore per i tantissimi messaggi che mi avete scritto – ha pubblicato ieri sulla sua pagina facebook –. Sono davvero felice che stiate apprezzando l’album e il videoclip. Tango Mediterraneo è il frutto di un lavoro enorme, di profonda ricerca fino alla radice delle mie origini”. Si tratta infatti di un album autobiografico in cui Karim parla di Italia e di Maghreb (suo padre è siciliano, mentre la mamma è marocchina), ma non solo: i nove brani creano un ponte interculturale attraverso il Mediterraneo sia perché sono scritti in italiano, arabo, francese e dialetto siciliano sia per il tipo di musica. Le sonorità sono decisamente mediterranee grazie al contributo di diversi musicisti: Karam Lefheiel alla chitarra, Mario Sehtl al violino, Enrico Pasini alla tromba, Daniele Raciti alla chitarra elettrica, Corrado Varelli al basso, Roberto Cucchi alle percussioni e infine Davide Bombanella come sound engineer. L’uscita dell’album era stata anticipata dal singolo “Leila” e da uno speciale concerto che si era tentuo il 10 febbraio scorso a Parigi presso l’Istituto Italiano di Cultura e che aveva registrato un tutto esaurito. Ora invece viene lanciato con un video della title track: girato da Enrico Mescoli all’interno di Villa Delfini, a fianco del cantante ci sono a esibirsi i ballerini Sara Bencivenni e Marco Mustone.

 

 

 

Paolo Karim ha mosso i primi passi nel 2009 a X Factor nella squadra di Morgan, uscendo al bootcamp contro Marco Mengoni. Nel 2018 con il progetto Ludwig Mirak aveva prodotto insieme a Federico Truzzi ed Enrico Mescoli l'album “È quasi l'alba” con sfumature rock e folk, ricevendo buoni riscontri dalla critica e dai live. Nei concerti dal vivo ha avuto l’opportunità di condividere il palco con artisti del calibro di: Roberto Vecchioni, Banco del Mutuo Soccorso, Ghemon, Carl Brave, Cisco, Franco126 e La Municipàl. E, sempre sulla sua pagiona facebook, a proposito di “Tango mediterraneo” ha scritto: “Ho creduto in questo progetto sin dal primo giorno, (…). Durante il percorso ho incontrato diverse difficoltà, il viaggio sembrava non finire mai, non riuscivo a trovare pace e fortuna, ma non mi sono arreso. Nel 2020 non sono stato ammesso con “Leila” al Festival di Sanremo dell’anno successivo; nel 2021 ho atteso invano l’esito di un bando poi vinto dai “soliti” e nel frattempo ho bussato ad ogni porta per proporre il disco e chiedere aiuto, ma niente. Non ho trovato nessuna mano tesa. Pian piano però le canzoni iniziavano a sbocciare e a fiorire. Quotidianamente tra lockdown e zone rosse ho cercato di prendermene cura e mantenerle vive. Il piccolo studio di registrazione che ho a casa era diventato il mio giardino. Così sono arrivato a quest’anno, ormai i tempi erano maturi. Dovevo pubblicare l’album, queste canzoni avevano bisogno di vivere tra di voi. Ed io, attraverso loro, come Ulisse dovevo ritornare ad Itaca”.