Alla Saletta della Fondazione in occasione del FestivalFilosofia

La dicotomia tra Apollineo e Dionisiaco nelle opere di Francesco Zelotti e Nevena Ivanovic Guagliumi

Lui fotografo carpigiano, lei pittrice serba

Nel conflitto tra Ragione e Infinito, tra Apollo e Dioniso, si sublima l’arte di Francesco Zelotti e Nevena Ivanovic Guagliumi. Fotografo carpigiano lui e pittrice serba lei, insieme hanno dato vita ad un ciclo di opere che saranno esposte in occasione del FestivalFilosofia alla Saletta della Fondazione Crc in corso Cabassi.

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«Proprio come l’arte apollinea della bellezza classica è stata messa sopra a coprire come un velo le atrocità del periodo storico dell’Antica Grecia, sono partito dal concetto di velatura. E' così che è nato questo progetto di fotografie stampate su carta velina montate sui dipinti di Nevena in cui lei si occupa della parte dionisiaca mentre le fotografie rappresentano l'Apollineo di forma, bellezza, luce – spiega Zelotti –. Fotografie e dipinti rappresentano rispettivamente la parte razionale e irrazionale, con le prime che stampate su supporto trasparente lasciano intravedere quello che c’è sotto. Io e Nevena siamo amici da tempo, e quando ho avuto questa idea ho subito pensato a lei come la persona giusta con cui dare vita a questo progetto».

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Ne sono scaturite 14 opere 60 x 60 centimetri che verranno esposte alla Saletta della Fondazione con un vernissage sabato 14 settembre alle 19 con letture di Maria Giulia Marri dalla “Nascita della tragedia” di Nietzsche musicate dai maestri Enrico Pasini e Simone Allegretti.