La Biblioteca Arturo Loria ha tenuto a battesimo questa mattina la 19esima edizione della Festa del Racconto, in programma dal 2 al 6 ottobre a Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera. Un’edizione che porterà in scena in varie location più o meno segrete dei quattro comuni oltre 50 incontri − tutti gratuiti, e a ingresso libero salvo diversa indicazione sul programma − a firma di un’ottantina di autori, fra cui Franco Berrino, Daria Bignardi, Enrico Brizzi, Mario Calabresi, Mauro Covacich, Giulia Caminito, Antonio Franchini, A.M. Homes, Helena Janeczek, Régis Jauffret, Michele Masneri, Pablo Maurette, Antonio Moresco, Stefano Nazzi, Veronica Raimo, Luca Ravenna, Walter Siti, Guia Soncini, Giorgio Terruzzi, Pablo Trincia, Carlotta Vagnoli, Chiara Valerio, Antoine Volodine.
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Direttore scientifico di questa 19esima edizione è Leonardo G. Luccone: «In una famosa lettera Flaubert disse che la sua ossessione era la ricerca delle parole giuste. Alla Festa del Racconto cerchiamo di raccontare la realtà, e quello che sta dietro, con le parole più appropriate, nelle forme più diverse, con le voci più originali e riconoscibili. Le nostre parole chiave sono dialogo, confronto, condivisione: scrittrici e scrittori e pubblico su un unico grande palco – attacca il nuovo direttore scientifico –. Grazie per avermi accolto in questo territorio, a Carpi ero stato per una presentazione di un mio libro e in libreria avevo notato un’energia strana, con un book lab e in quell’occasione mi hanno parlato della Festa del Racconto di cui non sono mai stato spettatore fino al 2023, una bella edizione, ben organizzata e ben diretta. La cosa che mi ha colpito è la gioia delle persone nell’andare agli eventi, fare la fila, scoprire anche autori che non conoscevano. Non è scontato – prosegue Luccone –. Il dovere di un festival è aprire i luoghi, la consuetudine è il maggiore difetto dell’organizzazione culturale. Le persone che ho conosciuto e con cui lavoro in questa edizione mi hanno aiutato ad andare oltre, mappando il territorio e la stratificazione del pubblico nel territorio.
La Festa nasceva come concorso letterario intitolato a Loria: la prima idea è stata perchè non fare un festival in cui l’interazione con le persone fosse un cardine? Abbiamo organizzato cinque concorsi letterari per tutti, uno per le scuole (Narroficina) sulle forme del racconto, del reportage e della graphic novel. Ci sarà un laboratorio di podcasting, con autori come Stefano Fresi che hanno scelto il podcast come forma espressiva alternativa. L’idea è che il classico possa essere riraccontato: nessun evento è una presentazione verticale di un libro. Sui social abbiamo usato anche la forma orale: il racconto è solo scritto? Abbiamo lo stand up comedian Luca Ravenna che dialogherà con un autore e la conversazione diventerà un podcast.
Gli autori stranieri erano in forma residuale, io non sono esterofilo ma abbiamo scelto autori stranieri che avessero un rapporto stretto con la forma racconto. Vogliamo che la Festa del Racconto si meriti il nome che ha: abbiamo autori di racconti fuoriclasse. Il mio desiderio è che fra qualche anno si dica: c’è Mantova, Pordenone Legge ma il terzo festival dell’autunno si chiama Festa del Racconto e lì fanno le cose veramente per bene. L’obiettivo è diffondere il seme del raccontare».
A fianco del direttore scientifico, le autorità locali organizzatrici della Festa: «Questo luogo, la Biblioteca, è testimonianza della nostra cultura e la Festa del Racconto esalta l’unione dei Comuni in un lavoro sinergico e di valorizzazione di un territorio esteso – dice il sindaco di Carpi Riccardo Righi –. Un grazie va agli Uffici Cultura dei quattro Comuni e alla Fondazione Campori che lavorano ogni anno per questo Festival, oltre alla Fondazione Crc e alla Regione patrocinante dell’iniziativa. Nelle ultime edizioni sono state raggiunte le 15mila presenze, che contiamo di raggiungere anche quest’anno grazie anche ad un fattore meteo che sembra favorevole. La Festa è una bella occasione per riscoprire le nostre città, i loro luoghi anche da chi le abita: a Carpi ad esempio saranno protagonisti anche la nuova sede universitaria, il museo al Deportato, il pronao del Teatro. Siamo orgogliosi di questo straordinario lavoro e in attesa di scoprire in prima persona questo festival. Ogni euro speso in cultura è un investimento».
«Un aspetto che la nostra Festa vuole mantenere è l’essere popolare e rivolgersi a tutti. Soprattutto in questa edizione il genere racconto sarà declinato a 360 gradi – spiega Daniela Tebasti, presidente di turno dell’Unione Terre d’Argine e sindaco di Campogalliano –. Noi quattro sindaci abbiamo deciso di collaborare anche su materie non delegate all’Unione come la Cultura e in questo la Festa del Racconto è un esempio di come facciamo squadra per valorizzare il territorio perchè la cultura ci rende comunità, facendoci crescere individualmente».
Tra i soggetti finanziatori della Festa c’è la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi: «Per la Fondazione questa iniziativa ha una valenza ancora più importante perché raccoglie le quattro amministrazioni del territorio mettendo a fattore comune la cultura e l’educazione dei ragazzi: per la Fondazione è l’habitat naturale – dice il presidente Mario Arturo Ascari –. E’ fondamentale anche l’attenzione ai giovani soprattutto per le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, che rappresenta una grande opportunità ma può anche diventare una minaccia alla creatività. I ragazzi rischiano di considerare la creatività non più necessaria, per questo i laboratori sono uno stimolo importante e appagante per essere creativi».
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Incontri, installazioni, letture, laboratori, spettacoli e per finire una caccia al tesoro sono le attività del ricco programma che anche quest’anno la Festa del Racconto dedica a bambini e ragazzi e che il 27 settembre avrà ospite in anteprima per le scuole la scrittrice e traduttrice Chiara Carminati. Le cinque giornate della Festa saranno a loro volta un racconto grazie alla booktoker Magdalena Rosa (@magsbook) che seguirà l’intera manifestazione. La Festa del Racconto ha il patrocinio di Rai Emilia-Romagna e la Media Partnership di Rai Radio3.