La grandiosa, umana catarsi di Edi Brancolini

«E' stato uno dei pochi effetti positivi della pandemia: non potendo più perder tempo, ci sono arrivato fino in fondo». Mica male per un lavoro gigantesco, che il pittore carpigiano Edi Brancolini – artista di straordinaria maestria ed effetti plastici impressi a una pittura dai forti risvolti sociali ed esistenziali – aveva avviato e più volte interrotto, praticamente dalla metà degli anni Novanta. L'opera, dal titolo "L'Umana Catarsi” è un trittico, composto da grandi tele di 3 metri e 20 per 1 e 90 ed era comunque destino che venisse completata nell'anno dei sette secoli dalla morte di Dante Alighieri. Il nesso è nello stesso titolo che evoca anche un conto aperto di alcuni talenti artistici di Carpi con l'opera del Sommo Poeta.