La mostra fotografica di Solomita su Le Età della Violenza, all'incontro ''Tracce'' per la Giornata Internazionale Cities for Life

Acquistano un significato particolare, in occasione della Giornata Internazionale Cities for Life “Città per la vita, Città contro la pena di morte” che cade il 30 novembre, la mostra inaugurata sabato scorso alla galleria Gate 26A di via Carteria a Modena, e il catalogo "Le Età della Violenza” del fotografo Roberto Solomita, con testi suoi e di Anna Montebugnoli, dottore in Studi umanistici interculturali presso l'Università di Bergamo. Saranno infatti loro, insieme a Thomas Casadei, professore di Filosofia del Diritto presso UniMoRe e direttore del Crid, il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, i protagonisti dell'incontro "Tracce, un'indagine archeologica ed estetica sugli strumenti penali” in programma alle 18,30 di domani, 30 novembre, alla sala Truffaut di via degli Adelardi 4, a Modena.

La mostra, come anticipato in occasione dell'inaugurazione, fotografa la violenza della pena di morte legalizzata dagli Stati, opponendo due serie di immagini: quelle archeologiche e quelle di studio. E vi ricerca gli scarti e le opposizioni, piuttosto che le similitudini. Non c'è bisogno di ricordare che il rapporto tra immagine e realtà in contesti di morte e violenza è un tema di estrema attualità quando si pensi alle immagini dei bambini annegati sulle spiagge delle migrazioni o trucidati nei kibbutz israeliani o vittime dei bombardamenti su Gaza.