Laica Montanari a ''Profeti in patria'' sulla persistenza della cultura patriarcale anche nelle donne

Si parlerà del persistere della cultura patriarcale anche nella mentalità femminile al prossimo incontro di "Profeti in patria” con Laica Montanari, avvocato e presidente del centro antiviolenza Vivere Donna di Carpi (mercoledì 22 maggio alle 21 nella redazione di Voce). «Abbiamo operatrici di Vivere Donna nelle scuole – dice Montanari – che riferiscono come anche fra le ragazzine si dia per scontato che se uno è geloso ha diritto di prendere a schiaffi la fidanzata. Il senso del possesso forse non è più quello di un tempo, ma ha attraversato i tempi e le generazioni. Le donne spesso lo introiettano e lo fanno loro, magari inconsapevolmente». In questa luce il femminismo si potrebbe leggere come una liberazione anche per i maschi, quando all'essere uomini venga imposto il ruolo della mascolinità a tutti i costi, come il non ripiegare e non piangere mai e l'essere quelli che procurano i mezzi di sussistenza alla famiglia. Ci sarà di che riflettere e discutere, per il prossimo appuntamento di "Profeti in patria”, non fosse che per il grande successo di una pellicola come "C'è ancora domani” di Paola Cortellesi, costruita proprio sull'assimilazione del patriarcato da parte delle donne: con riferimento a una precisa generazione, quella dell'Italia dell'immediato dopoguerra, ma con un successo di pubblico tale da far pensare che il tema sia più vivo e attuale che mai.