Le emozioni della prima del film Bocche Inutili in un Corso vestito a festa

«Scusi ma, come mai tutta questa gente?», domandano i passanti incuriositi nel vedere le tantissime persone in fila sullo scenografico tappeto rosso posto all’ingresso del Cinema Corso che tanto ricorda il famoso Red carpet del Festival del Cinema di Cannes. E quando gli si risponde: «È la prima del film Bocche inutili, il film di Claudio Uberti interamente girato a Carpi la scorsa estate che racconta la storia di donne ebree deportate nei campi di sterminio», sgranano gli occhi e rispondono: «Ma pensa un poco, proprio a Carpi! Ma che bello, finalmente un poco di mondanità».

Questa è l’atmosfera che si è vissuta ieri sera in occasione di questo evento molto speciale in cui, un pubblico di circa quattrocento persone ha letteralmente gremito anche il piano superiore del Cinema Corso come ai vecchi tempi quando, andare al cinema, era uno spettacolo di massa non vincolato da restrizioni pandemiche. Particolare sottolineato anche dal regista Claudio Uberti che, accompagnato da una rappresentanza del cast, prima della proiezione del film ha affermato: «Grazie per averci accolto, grazie per una città meravigliosa che ci ha fatto sentire a casa, grazie di questo pubblico bellissimo che non vedevo da più di due anni, è una bellissima emozione vedervi tutti qui al di là del film che può piacere o meno. Ritrovarsi dopo due anni di difficoltà è bello, anche se con le mascherine, perché credo che il cinema sia prima di tutto umanità, unione, desiderio di stare insieme, voglia di muoversi di casa per condividere qualcosa e questo film è proprio sulla condivisione».

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Tante anche le autorità presenti tra cui Alessandra Camporota, Prefetto di Modena accompagnata da Stefano Covolo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi, Monsignor Ermenegildo Manicardi, Vicario della Diocesi di Carpi, la dottoressa Stefania Ascari, direttore del Distretto Ospedaliero, Emma Barboni di Filmcommission - Regione Emilia Romagna e tutta la rappresentanza del Comune di Carpi al seguito del sindaco Alberto Bellelli che ha così aperto la serata: «Questo film è stato una serie d’incontri, con Claudio, con la troupe, con gli artisti, con la città, con i nostri circoli, i nostri contadini, le nostre imprese, con la nostra gente, quella che ti saluta al mattino. È una storia affascinate dedicata al mondo della deportazione femminile, non parla del Campo di Fossoli ma è una narrazione che dà un senso a una delle tante storie sulla deportazione che noi, come città, sentiamo l’obbligo di raccontare e questo film è stato proprio un’occasione straordinaria».

Non è mancato il momento musicale con l’interpretazione dal vivo del brano “Bocche inutili” scritto da “Cisco” Bellotti e donato al regista per la colonna sonora del film.

Al termine della proiezione, un lungo applauso ha accolto il regista ed il cast che sono rimasti a dialogare con il pubblico, il cui umore è riassunto nel commento di uno spettatore: «Tanti sono stati i film visti sullo sterminio degli ebrei, delle violenze sulle donne ma, questo film visto in questo momento, con la guerra in corso in Ucraina, assume tutto un altro valore».

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Grazie anche alla grande accoglienza di Carpi e del Corso, Bocche Inutili è entrato nel box-office di martedì 27 aprile come decimo film più visto nei cinema italiani (leggi qui)