''Leggerezza, ma non superficialità'': a Carpi Claudia Gerini ha parlato del cinema tra recitazione e comicità

“A me diverte far divertire”, Claudia Gerini ha introdotto così il suo intervento all’interno del Carpi Film Fest, nella masterclass di questa edizione di Carpi Film Fest in cui era accompagnata dall’attore e comico Federico Perrotta e dal regista Paolo di Nita. “Cinema tra recitazione e comicità” era il tema di oggi, 9 settembre, e all’auditorium Loria, gremito, l'attrice e Federico Perrotta hanno spiegato cosa significhi per loro fare “il lavoro più bello del mondo” (come l’ha definito Perrotta). «La commedia è una cosa di ritmo: un attore comico, se vuole, sa anche essere drammatico, ma non è detto che riesca il contrario», ha affermato Claudia Gerini, attingendo dalla sua carriera quasi trentennale e dalla sua lunga collaborazione e amicizia con Carlo Verdone. La masterclass si proponeva anche come lezione ai giovani attori che si approcciano al mondo della recitazione e, più nello specifico, del cinema: «In questo mestiere bisogna correre, non ci si ferma mai, non si è mai arrivati – ha detto Federico Perrotta – il mio obiettivo è sentirmi un attore completo, che riesca a spaziare tra diversi generi, dal comico al drammatico. Per crescere come attore, però, devi essere disposto a continuare a studiare e a lavorare su te stesso». segue

Ha aggiunto Claudia Gerini: «È fondamentale capire quale sia la tua unicità, capire che cosa puoi dare di diverso dagli altri. In questo lavoro ricevere delusioni è normale, ma per superarle ci si deve continuamente buttare». È buttandosi che Claudia Gerini è riuscita a sviluppare una recitazione poliedrica, arrivando così a ricoprire anche ruoli drammatici e a vincere, nel 2018, il David di Donatello. «Qualcuno di nuovo con cui mi piacerebbe lavorare? Sicuramente Virzì – ha poi aggiunto sorridendo – non mi dispiacerebbe neanche Bellocchio: mi fa fare sempre provini, ma alla fine non mi sceglie mai». Il pubblico divertito dell’auditorium Loria, che ha accolto lei e Perrotta con grande calore, è stato salutato da Claudia Gerini con altrettanto affetto: «Il cinema fa anche questo, alleggerisce: ci vuole sempre leggerezza, ma non superficialità».
(Susanna Catellani)