Le mostre d'autunno ai Musei Civici

La maglia (anche carpigiana) vista dall'obiettivo di Ferdinando Scianna

In Sala Cervi viaggio nel film ''Al di là del bene e del male'' di Liliana Cavani

In occasione del Festivalfilosofia al via domani, venerdì 16 settembre, i Musei di Palazzo Pio ospitano due nuove mostre che resteranno aperte al pubblico fino a gennaio: “Solo la maglia” sulla tradizione tessile di Carpi vista attraverso le fotografie di Ferdinando Scianna, e “L’eterno ritorno”, tratta e ispirata dai materiali del film “Al di là del bene e del male” della regista carpigiana Liliana Cavani.

 

SOLO LA MAGLIA

Dopo aver guardato la moda attraverso gli occhi di Newton e Watson, quest’anno il piano nobile di Palazzo Pio e i suoi Musei Civici ospitano un nuovo sguardo sulla maglia e il tessile: quello di Ferdinando Scianna e il suo celebre obiettivo.

«La mostra nasce da due campagne pubblicitarie di Scianna che hanno legami con la produzione tessile nel nostro territorio – racconta la direttrice dei Musei e co-curatrice della mostra Manuela Rossi –. Nel 1987 il fororeporter siciliano firma per la prima volta una campagna di moda immortalando una collezione di Dolce&Gabbana: quei capi furono realizzati in buona parte in jersey di lana prodotto anche a Carpi, dal Gruppo Dondi che ha collaborato alla realizzazione della mostra nonché da Punto Tessile (azienda poi inglobata nel corso degli anni Novanta dallo stesso Gruppo Dondi) e dal pratese Gruppo Pecci». 

Le foto di quella prima storica campagna pubblicitaria, una serie di scatti originali provenienti dall'archivio di Scianna e dieci capi originali dell’epoca di Dolce & Gabbana – “indossati” per l’occasione da manichini della carpigiana King – accompagnano i visitatori nella prima parte espositiva. «Si tratta di una campagna importante nella storia della fotografia: gli Ottanta erano anni di fotografia in studio e modernità, Scianna li stravolge portando le modelle nei paesaggi e nel mondo siciliano a lui così caro – spiega il co-curatore Luca Panaro –. Pur essendo negli anni Ottanta, Scianna si respira al neorealismo degli anni 60: ne esce una campagna pubblicitaria di grande successo, ultra citata negli anni nei libri di storia della fotografia e anche dagli stessi Dolce&Gabbana». 

La seconda parte di “Solo per la maglia” cede il posto a immagini tratte da una seconda campagna del fotografo siciliano che confluisce in un volume del 1989 dal titolo “Maglia”. Un reportage che documenta i processi produttivi e di commercializzazione della maglia: sono i luoghi, gli ambienti, le persone che creano il prodotto a interessare il fotografo, in particolare le macchine, gli operai, i visi assorti e le mani precise e decise, a rappresentare il cuore della maglieria.

«Si tratta di materiale pressoché inedito, fotografie realizzate in alcune fabbriche del distretto di Carpi per uno spaccato del dietro le quinte del lavoro a maglia – prosegue Rossi –. La mostra non guarda all'indietro ma al presente e al futuro, col tema della sostenibilità a concludere la visita attraverso un’installazione di tessuti certificati realizzata in collaborazione con Dondi Jersey».

(segue)

 

L’ETERNO RITORNO

E’ il titolo della mostra allestita in Sala Cervi sull’opera “Al di là del bene del male” di Liliana Cavani. Il film del 1977 è il terzo appuntamento col materiale dell'archivio che la regista carpigiana ha donato nel 2019 alla città, di cui “abbiamo concluso l’inventario e che a novembre verrà presentato alla città”, dice Manuela Rossi accompagnata dall’archivista Giulia Dal Maso. La mostra racconta il film più audace e visionario di Liliana Cavani dedicato all'esperienza limite vissuta da Lou Salomè, Friedrich (Fritz) Nietzsche e Paul Rée e interpretato da Dominique Sanda, Erland Josephson e Robert Powell (nel cast anche Virna Lisi, Philippe Leroy e Umberto Orsini). «Il percorso espositivo è un viaggio nel tunnel della storia, un racconto che partendo dal film, con l'ausilio di materiali di lavorazione, foto di scena, bozzetti, musiche, manifesti, articoli di stampa, installazioni ispirate a scene della pellicola, al film ritorna per restituire l'esperienza di una storia oltre ogni schema diventata grande cinema – dice la curatrice Francesca Brignoli –. Complesso e spettacolare, il film - intitolato inizialmente, e sempre nietzschianamente, 'L'eterno ritorno' - è ispirato al pensiero e all'opera del filosofo tedesco, ritenuta ai tempi ancora scomoda, e narra dell'esperimento della "trinità": esperienza deflagrante di una relazione a tre in cui la donna è al vertice di una geometria intellettuale, psichica e sensuale. Esperienza anti retorica, appassionata, crudele e rischiosa che segna i protagonisti, obbligando Fritz e Paul a un ritorno esiziale alla linea di partenza, mentre Lou ne esce indenne, aderendo a un'idea di giustizia che esige per se libertà, autonomia, appagamento di ogni desiderio. Libera da convenzioni, oltre le categorie epiche di bene e male, la donna, vero superuomo nietzschiano lascia alle spalle l'Ottocento e i due uomini amati, entrando con curiosità ed energia nel nuovo secolo: tempo carico di aspettative (e tragedie) su cui densamente riverbera il pensiero di Nietzsche».

 

Stasera, giovedì 15 settembre, alle ore 19 l’inaugurazione al pubblico di entrambe le mostre: “Solo la maglia” resterà aperta fino al 30 gennaio, “L’eterno ritorno” fino all’8 dello stesso mese.