Vernissage alle ore 15 di domenica 27 novembre

Con ''Nudi & Crudi'' riparte la programmazione di Binario 7, l'art gallery di Ferrovie Creative

In mostra i lavori di Alberto Setti, Maurizio Bresciani e Marco Massarotti

Riparte la programmazione di Binario 7, l’art gallery di Ferrovie Creative in via Due ponti 25/A, domenica 27 novembre  alle ore 15 con l’inaugurazione di “Nudi & crudi”, un group show dedicato interamente al nudo nell’arte contemporanea. A esporre ci saranno due fotografi, Alberto Setti e Maurizio Bresciani, e il pittore Marco Massarotti sotto la curatela di Andrea Saltini e con l’introduzione critica dello stesso Saltini e di Laura Lasagni. La collettiva resterà allestita fino al finissage previsto per il 16 dicembre dalle ore 18,30.

 

 “I tre artisti tentano – si legge nella nota stampa dell’art gallery –, tramite la loro personale interpretazione, di elaborare, sviscerare e riattivare un tema particolarmente colpito in questi ultimi anni sia a causa del cambiamento portato nei confronti del corpo, della pelle e del contatto dalla pandemia sia quanto al forte sentimento della concezione della donna (nella società). Entrambe queste circostanze implicano mutamenti dell’utilizzo e nella visione del soggetto del nudo femminile in campo artistico: nasce la tendenza ad evitarlo, a non rappresentarlo/utilizzarlo per non essere confusi/associati con/all’idea di mercificazione del corpo femminile”. Da qui i tre artisti prendono le mosse per sviscerare le loro personali interpretazioni arrivando a formulare un’equazione artistica.

 

“Alberto Setti – viene puntualizzato nella stessa nota – (che rappresenta la parentesi graffa) porta fuori certi dettagli dal corpo del soggetto principale, per evidenziarli e per isolarli. Segni, disegni aggiunti al naturale stato della nudità delle donne fotografate: i tatuaggi che da contorno dell’esperienza si fanno sfondo della rappresentazione visiva dell’anima. Siamo come nasciamo? Ma è nostro, di chi guarda, il potere di scegliere come vogliamo essere visti e interpretati. Il calcolo prosegue con Maurizio Bresciani (che rappresenta la parentesi tonda), che sottrae e allarga l’equazione. Al calcolo si accostano una dopo l’altra lettere, che formano parole, che diventano frasi che idealizzano un insieme più teatrale e poetico. Un’operazione di liberazione del corpo nudo che si fa sfondo di un testo. Ritoccare, associare e inserire alla pura fotografia iniziale quel segno totalmente informale. Mettere alla prova la mente dello spettatore nell’impatto visivo con la figura, estrapolando la carne dal proprio contesto. Marco Massarotti infine arriva all’ultima sezione del calcolo (lui rappresenta la parentesi tonda), quella più concreta e materica, quella che c’è sempre: la prima da risolvere. Una selezione di spazi, di angoli e di inquadrature; un insieme di azioni di cui la pittura è vittima e al contempo carnefice. Lavare poi strappare, introdurre poi togliere in una miscela di azioni per ottenere un risultato non generico. La biografia della pelle viene scritta e riscritta innumerevoli volte, niente viene cancellato, solo spostato, trascinato o coperto. Tutto contribuisce a glorificare il supporto più informale/debole che abbiamo”.