Si conclude il convegno su Antonio Rosmini. Fernando Bellelli, famiglia carpigiana, è il segretario del Comitato scientifico

Si sono svolti in questi giorni alla Certosa di Firenze i lavori di tre ­sessioni – teologica, filosofica e giuridico-politica – delle cinque previste per il convegno Antonio Rosmini. Unità di scienza e santità. Convegno internazionale di studi a vent’anni dalla Nota dottrinale sul suo pensiero (2001-2021). I lavori proseguiranno domani all’Università di Modena e Reggio Emilia, nella nuova sede reggiana di viale Timavo, con la sessione pedagogica, e si concluderanno a Modena il 6 novembre, presso l’Abbazia di San Pietro, con la sessione dedicata alla riflessione culturale e spirituale del Rosmini.

Nella sua ampia articolazione, il Convegno – che intende offrire un contributo agli studi su Rosmini a venti anni dalla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1 luglio 2001 e coinvolge i maggiori studiosi del panorama contemporaneo sul tema, tra cui Piero Coda, Pierangelo Sequeri e Fulvio De Giorgi – intende ripercorrere l’itinerario esistenziale-intellettuale di testimonianza e di riflessione grazie al quale il Rosmini ha saputo vivere, argomentare e sviluppare l’unità di scienza e santità nella realtà dei vari saperi teorico-pratici di cui si è occupato: dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia al pensiero politico e giuridico, dalla dimensione più ampiamente culturale alla spiritualità. «La speranza – spiega il segrertario del Comitato scientifico, dottor Fernando Bellelli, originario di Carpi – è quella di contribuire a mettere sempre più in luce il gran disegno costituito dall’opera e dal pensiero di Antonio Rosmini, il desiderio è quello di offrire un ulteriore e percorribile contributo alla navigazione della società civile dentro l’attuale cambiamento d’epoca».

 

Il convegno, in presenza, è organizzato dal Cenacolo Rosminiano Emiliano-Romagnolo-Spei lumen APS, dalla Comunità di San Leolino e da Spei lumen APS, con il patrocinio di numerosi enti accademici e culturali. Le registrazioni degli interventi saranno successivamente pubblicate sul sito del Rosmini Institute. Sono previsti anche gli atti.