Cinema

Stefano Cenci è il Filippo Tommaso Marinetti di M., la serie di Sky su Mussolini presentata oggi a Venezia

L'attore, regista e autore carpigiano in acesa nel mondo del cinema dopo una carriera ventennale nel teatro

Il red carpet del Lido di Venezia ha ospitato oggi i protagonisti di M. Il figlio del secolo, la serie tv Sky Original diretta da Joe Wright e tratta dall’omonimo bestseller di Antonio Scurati che racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. Un’opera attesissima che uscirà nel 2025 su Sky e Now Tv e in cui - a fianco del Mussolini interpretato da Luca Marinelli - ha un ruolo l’attore, ma anche regista e autore carpigiano Stefano Cenci (nella prima foto).

«In M. interpreto Filippo Tommaso Marinetti, una piccola parte nell’ambito degli otto episodi della serie ma su una personalità su cui si potrebbe fare una serie intera per quanto è profonda e complessa – racconta Cenci –. Non sono a Venezia perchè impegnato a girare nuovi progetti, ma sono sicuro che M. sarà accolto alla grande e avrà un grande successo perchè il reparto tecnico è di altissimo livello, hollywoodiano, con la firma di un grande regista come Joe Wright e un grande cast. Dopo tanti anni di teatro, è stata la prima cosa che ho girato per il cinema e sono emozionato all’idea che finalmente arrivi al pubblico. Da lì mi si è aperto un mondo, sono stato bravo e fortunato, è sicuramente un bell’inizio».

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Un mondo con cui Cenci, da sempre attivissimo sul fronte teatrale, si è trovato a fare i conti nel post-Covid e in cui ha avuto un ruolo chiave l’incontro con l’agente Donatella Franciosi. Ne sono nati tanti progetti, una decina in poco più di un anno: dalla serie Those About to Die sui gladiatori nell’Antica Roma con Anthony Hopkins disponibile su Amazon Prime, a Il treno dei bambini di Cristina Comencini che uscirà a breve su Netflix in cui interpreta un prete che segue i bambini orfani che da Napoli vengono portati in affido alle famiglie emiliane; e ancora una serie tratta da Acab con Marco Giallini e Giancarlo Giannini in cui l’attore carpigiano interpreta il vicequestore della Val di Susa; una parte nel film di Julian Schnabel In the hand of Dante in cui divide la scena con Gerald Butler e Oscar Isaac in un cast stellare che conta anche su Al Pacino, Martin Scorsese, Gal Gadot, Jason Momoa, Claudio Santamaria, John Malkovich.

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«Ho finito di girare le ultime cose a luglio per una serie in uscita su Mediaset, ora mi sto dedicando a nuovi provini per prossimi progetti – racconta Cenci –. E’ divertente, mi piace studiare, conoscere e capire questo nuovo mondo, che ho sempre visto da spettatore quando facevo teatro. La giornata sul set? Sono le classiche otto ore, ma rispetto al teatro in cui l’attore è il tramite ultimo tra l’opera e il pubblico, nel cinema non hai la percezione di tutto quello che compone il film oltre la tua scena. Sono levatacce, trucco, parrucco, costumi, tante ore ad aspettare in roulotte, poi magari tutto si risolve in poco tempo. Ma quando entri in scena, proprio come a teatro, inizia la magia e la fatica non la senti più».

FONTE: Ph. Andrea Pirrello