Teatro gremito e applausi per ''Momenti di vita'' lo show del 25esimo anniversario di Amo

Il sipario si apre sull'attrice Sara Gozzi. E' lei a interpretare e dar voce a un abito da sera che racconta la propria evoluzione nel tempo, lungo e poi corto, e poi cortissimo, seguendo le trasformazioni del costume, fino a diventare non più alta opera sartoriale, ma prodotto confezionato e dall'utilizzo marginale: “Ma ricordate – è il suo monito – avrà così spazio una moda più pratica, spartana ed egalitaria, ma certamente morirà il sogno della grazia, dell'eleganza, della femminilità...”. E lo ricorderanno, da quel momento, i 110 modelli per le grandi occasioni, sfilati sabato sera sul palcoscenico di un Comunale gremito in ogni ordine di posti per assistere a "Momenti di vita”, la festa spettacolo promossa, con il patrocinio del Comune, per celebrare i 25 anni di Amo, l'Associazione dei malati oncologici di Carpi. segue

Non una passerella classica, ma un vero e proprio show, un trionfo di sartoria, stoffe e accessori preziosi, lustrini, gioielli, stole, tacchi vertiginosi colori esaltati da un fondale nero, ma "dipinto” ogni volta dalla colonna sonora e con la cornice di coreografie, numeri di tango, intermezzi recitativi e canori, giochi di luce. E tutto, anche nella scelta dei testi e delle musiche, a comunicare un preciso messaggio di vita, di non rinuncia e di speranza, che è poi quello di Amo. Perché “...non tutte le malattie sono guaribili, ma tutte sono curabili”, aveva detto il sindaco Alberto Bellelli nel suo saluto, anticipando il momento più toccante della serata: le modelle che sfilano tenendo per mano alcune pazienti oncologiche in abito da sera, con bandane di lustrini, che si toglieranno davanti al pubblico per mostrare le loro capigliature rinate. Un'idea, questa, di Enrica Devoto, che ha pensato, progettato, organizzato e diretto lo spettacolo. La sua capacità di tenere insieme le tante componenti della rappresentazione,  i suoi spunti di regia – fra gli altri, l'abbinamento dei colori dei modelli, la scaletta musicale, la pioggia di petali di rose caduti con le note de “La vie en rose” interpretata da Mireille Mathieu, le coreografie sintonizzate con i vari momenti, la scansione dei tempi e delle luci, un delicato tocco transgender – hanno conferito a “Momenti di vita” il tono, il rigore e una cifra di creatività e professionalità che lo hanno sottratto a ogni rischio di dilettantismo provinciale. Facendone piuttosto una vera e propria, originale produzione teatrale tutta carpigiana: con i modelli prestati da signore e ditte della città, le coreografie di Veronica Sassi, interpretate dalla Scuola di danza Surya, l'esibizione delle piccole ballerine della Ritmica Giardino guidata da Federica Gariboldi, la danzatrice Beatrice Guastalla, l'assolo del cantante Gabriele Zambelli, la coppia di tango Barbieri Lazzarini.

Prima che si sollevasse il sipario, presentati da Rossana Caprari, hanno parlato a nome di Amo il fondatore e presidente onorario Fabrizio Artioli che ha ripercorso la storia del sodalizio, ricordato gli altri fondatori e sottolineato l'apporto di personale, strumenti e tecnologie fornito al Ramazzini, a partire dal contributo alla realizzazione della Radioterapia, fino a toccare la cifra complessiva di dieci milioni. Ma l'asticella si sposta ancora più in alto, ora, con l'obiettivo della realizzazione dell'Hospice “...di cui – ha sottolineato Artioli, rivolgendo un appello indiretto a sostenere l'operazione, subito raccolto dal Sindaco – verrà iniziata la costruzione quest'anno”. A propria volta la presidente in carica, Franca Pirolo, ha richiamato la missione di speranza e fiducia che Amo vuole trasmettere ai pazienti, facendoli sentire parte di una famiglia. Nel gran finale dello spettacolo, mentre la sala era inondata dalle note di “New York New York”, tutti i protagonisti, insieme allo staff, si sono raccolti intorno a Enrica Devoto, l'ideatrice dello show (“Ma è un'ultima volta – ha detto emozionata al microfono –: è una macchina molto complessa da organizzare e le mie forze non me lo permettono”) che, ricevuto un omaggio floreale da Artioli, ha fatto accompagnare sul palcoscenico, dalle ragazze che avevano sfilato, il personale del Day Hospital oncologico e i consiglieri di Amo, accomunando tutti in un unico, commosso e caldo applauso. (servizio fotografico di Maurizio Gelmini, g.c.)