«È stata una festa di Liberazione importante per la Fondazione, un’occasione che ha riportato in primo piano la valenza civile, e non solo, del Campo di Fossoli e del Museo Monumento al Deportato, un’eredità che è ormai un punto di riferimento per la memoria del nostro territorio. Come spesso accade, non dobbiamo dimenticarci che questo patrimonio appartiene alla storia del nostro paese e l’interesse nazionale e internazionale suscitato dalla presentazione de “I nomi di Fossoli 1942-1944” ne è la dimostrazione più chiara».Con queste parole Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli, ha voluto commentare le attività e le iniziative organizzate in occasione della 71° Festa della Liberazione, lo scorso 24 e 25 aprile.