Export della provincia di Modena in rimonta nel primo trimestre del 2021

Tra i settori, in crescita il tessile abbigliamento, mentre diventano importanti le ripercussioni dovute alla Brexit

La Camera di Commercio di Modena informa con un comunicato che l’export modenese ha superato velocemente gli effetti della pandemia, e questo è testimoniato dai risultati dell’elaborazione del Centro Studi e Statistica dell'Ente sui dati diffusi oggi dall’Istat relativi all’interscambio commerciale internazionale delle province e delle regioni italiane. Nel primo trimestre del 2021 l’export della nostra provincia raggiunge 3.350 milioni di euro, con un incremento tendenziale del 7,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2020. Il dato regionale si incrementa del 6,1 per cento, mentre il totale Italia aumenta del 4,6 per cento. Anche la classifica delle prime dieci province italiane per valore di export vede la rimonta di Modena che sale dal nono all’ottavo posto superando Treviso; le altre province sono piuttosto stabili, con Milano da sempre al primo posto ma, unica provincia tra le prime dieci, che risulta in diminuzione del 3,8 per cento, mentre appare buono l’andamento di Torino (più 11,9 per cento), Brescia (più 12,4 per cento) e Firenze (più 16 per cento).

Analizzando il dato congiunturale tuttavia Modena presenta una lieve flessione (3,4 per cento) rispetto al dato al 31/12/20, ma si deve considerare che il quarto trimestre del 2020 ha segnato il picco massimo di export provinciale dal 2008 ad oggi, pertanto una diminuzione può risultare fisiologica. Tornando al confronto tendenziale, tutti i settori merceologici risultano positivi tranne l’agroalimentare (meno 2,3 per cento) che invece nei primi mesi della pandemia non aveva subito rallentamenti. In particolare risulta molto buono l’export dei mezzi di trasporto (più 15,7 per cento), del biomedicale (più 14,0 per cento) e del tessile abbigliamento (più 12,5 per cento), uno dei settori che aveva risentito maggiormente della crisi mondiale e finalmente vede una ripresa. In crescita anche la performance della ceramica (4,4 per cento) e delle ‘macchine e apparecchi meccanici’ (4,1 per cento).

Superato il periodo di stallo dovuto ai vari lockdown, sono in netta ripresa le esportazioni verso la maggioranza delle aree geografiche, con in testa l’Asia (più 20,2 per cento) trainata dalla Cina, seguita dall’Oceania (più 18,1 per cento) e dall’America Centro Sud (più 13,4 per cento). Buono l’andamento anche verso l’Unione Europea, sia verso i 14 paesi storici (più 9,2 per cento), sia verso gli ultimi entrati (più 12,4 per cento). Risultano negativi i paesi europei non appartenenti alla UE (meno 7,4 per cento), trascinati in questo risultato anche dalla Gran Bretagna, che quest’anno è definitivamente uscita dall’Unione. Calano invece le esportazioni in tutta l’Africa (10,6 per cento per l’Africa Centro Sud e 1,1 per cento per l’Africa del Nord) e nel Medio Oriente (meno 3,3 per cento).

"La classifica dei primi dieci paesi in cui sono dirette le vendite modenesi vede incrementi a due cifre verso numerosi stati come la Cina, uscita per prima dall’emergenza sanitaria e con l’economia in forte ripresa (più 58,5 per cento) e il Giappone (40,2 per cento); ottimo l’andamento anche verso Stati Uniti (11,8 per cento), Germania (11,4 per cento) e Spagna (10,8 per cento), segue a ruota la Francia (9,5 per cento), mentre risulta più moderata la crescita verso Belgio (4,3 per cento) e Svizzera (2,0 per cento) - conclude il comunicato -.  Unica nota dolente risulta il Regno Unito, che con l’uscita definitiva dall’Unione Europea dal 1 gennaio del 2021, perde il 25,2 per cento".