I Sindaci dei Comuni soci di Aimag Spa intervengono dopo le riunioni che li hanno visti coinvolti insieme alla dirigenza e alla parte tecnica della società, lo scorso 19 e 23 luglio. A seguito di un primo incontro che ha visto coinvolti tutti i sindaci dei comuni soci di AIMAG per fare il punto della situazione, hanno preso il via su loro richiesta due momenti di confronto con l’azienda: lo scorso 19 luglio, su alcune questioni e richieste specifiche al Consiglio d’Amministrazione e al nuovo Direttore Generale, il secondo in data 23 luglio, coinvolgendo il Collegio dei Revisori per confrontarsi sull’andamento finanziario del gruppo. segue
«La situazione che si é profilata – precisa la nota emessa dopo gli incontri – descrive uno scenario che richiede la massima attenzione da parte di tutti, dove diventa prioritario per il bene dell’azienda il ricompattarsi come soci pubblici per dare indirizzi forti al Cda, perchè lavori per garantire un futuro economicamente sostenibile dell’azienda. Si chiede infatti che nei prossimi mesi venga redatto un piano industriale coraggioso ed innovativo che dovrà ad avviso di tutti portare alla risoluzione delle criticità in essere, ma non solo, dovrà allo stesso tempo, trovare modalità per garantire la crescita dell’azienda. Per farlo servirà la massima collaborazione di tutti nell’attesa di costituire un patto di sindacato per il quale tutti i 21 sindaci hanno già iniziato a lavorare. “Come Amministratori e come soci pubblici di Aimag” commentano tutti i Sindaci “riteniamo quanto mai necessario, in questa fase, lavorare in via prioritaria alla costruzione di un patto di sindacato, per delineare una visione comune, unitaria e di prospettiva della società già da subito, in attesa del tempo necessario per arrivare alla sottoscrizione del nuovo patto, lavoreremo uniti per affidare obiettivi sfidanti al Cda in vista dell’elaborazione del piano industriale”».
Al di là delle formule ufficiali e della comune volontà di arrivare a riunire un nuovo Patto di Sindacato, non è difficile cogliere, nella comunicazione dei soci pubblici di Aimag, una discreta preoccupazione intanto circa quelle che vengono definite “le criticità in essere”, essenzialmente di natura finanziaria e di rapporto con gli istituti di credito; e poi su un rilancio di quel piano industriale del quale non si parla mai, ma che resta essenziale per una multiutility, nel momento in cui i grandi gruppi stanno producendo un grande sforzo, in termini di investimenti, sulle politiche energetiche, del riuso e del riciclo.