Federazione Moda Italia-Confcommercio, Confartigianato Moda e Cna Federmoda chiedono aperture dei negozi e sostegno al settore

L’appello delle associazioni moda: “La filiera è allo stremo”

Riapertura dei negozi in zona rossa e modifica dei criteri dei ristori. Ma anche misure per stimolare i consumi e ripartenza delle fiere. Sono alcune delle richieste avanzate al Governo dalle associazioni di categoria della moda e del made in Italy tra cui Federazione Moda Italia-Confcommercio, Confartigianato Moda e Cna Federmoda. Nei giorni scorsi i rappresentanti delle associazioni hanno incontrato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e l’onorevole Benedetta Fiorini, segretario della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, chiedendo “un deciso cambio di paradigma e una nuova strategia per salvare le imprese, il tessuto economico e l’occupazione nella filiera di settore”.
 

Tra i numerosi temi sul tavolo, centrale la richiesta di una riapertura immediata dei negozi di moda in fascia rossa, come già avviene in altre parti d’Europa. Le modalità potrebbero essere diverse, dall’accesso previo appuntamento, alla creazione di diverse fasce orarie o all’ingresso di una persona alla volta. E’ stata poi sollevata la questione degli indennizzi: “Sulla selettività degli ultimi sostegni, è stato evidenziato il problema della soglia minima del 30 per cento della perdita di fatturato per l’accesso ai contributi – si legge nella nota delle associazioni di categoria –. Soglia estremamente penalizzante per un settore che, a differenza delle altre attività, ha arginato le perdite di fatturato facendo ampio ricorso a sconti, promozioni e saldi che hanno sì abbassato le perdite, ma eliminato pesantemente i margini che permettono ad un’impresa di stare sul mercato”.

 

Infine, per stimolare la domanda interna, è stato proposto di introdurre un’aliquota agevolata temporanea del 10 per cento, oltre a detrazioni fiscali dedicate al consumo sulla scia di quanto messo in campo nei settori edilizia ed automobili (ecobonus) e mobile/arredo (bonus mobili).