Un po' per effetto del Covid e un po' per le guerre commerciali in atto soprattutto con la Cina, l'export sta incontrando diverse difficoltà di questi tempi che riguardano l'approvvigionamento delle materie prime, ma anche diversi altri settori merceologici, inclusi alcuni – come la meccanica, l'agroalimentare e il tessile – propri del distretto produttivo carpigiano. Uno su tutti è la difficoltà di reperimento di container disponibili. L'allarme è stato lanciato fin dal novembre scorso da Evergreen Shipping Agency Italy, quando ha riscontrato che non si trovavano più container disponibili da 40 piedi, i più grandi. Uno dei motivi principali sarebbe da far risalire al Covid. Molte navi sono tuttora ancorate al largo dei porti commerciali in attesa di autorizzazioni allo sbarco che tardano, perché le misure di contenimento da contagio pandemico hanno prodotto un forte accumulo di merci. Il problema di una riduzione dei tempi di attesa perché i container vengano liberati e dunque di un miglioramento della gestione commerciale potrà trovare soluzione dal rientro graduale dall'emergenza Covid. Una ulteriore causa è stata individuata nello spostamento sul Pacifico del baricentro del traffico commerciale transoceanico: il che comporta tempi di navigazione molto più lunghi e container che restano stivati a bordo e non possono essere resi disponibili per altre compagnie di navigazione.