Pochi viaggi di lavoro e pochi ospiti negli alberghi della città

Carpi, il Covid presenta il conto anche agli hotel

L’industria alberghiera è una delle più colpite dalla crisi da Covid. Per i grandi centri, le città d’arte e le località di villeggiatura, la crisi è strettamente legata all’assenza di turisti, per Carpi invece si tratta prevalentemente di un calo dovuto alla diminuzione drastica dei viaggi di lavoro, soprattutto da parte degli stranieri. La maggior parte degli hotel carpigiani lavora esclusivamente durante la settimana, alcuni chiudono addirittura nel weekend perché anche chi viaggia per lavoro cerca di ridurre il soggiorno un po’ per risparmiare, un po’ perché le restrizioni non consentono molta libertà di movimento.

L’Hotel Carpi di via Delle Magliaie è chiuso da qualche settimana e riaprirà il 6 aprile. «Abbiamo colto l’occasione – fanno sapere dallo staff dell’hotel – per rinnovare gli impianti, come già abbiamo fatto l’anno scorso durante il lockdown. Visto il momento “tranquillo” con poche prenotazioni, ne abbiamo approfittato. Il nostro hotel collabora con le aziende della zona che però ricevono molti meno clienti, soprattutto dall’estero, e di conseguenza anche noi lavoriamo poco. Crediamo che per un mese sarà ancora così, poi speriamo di ritornare gradualmente alla normalità. Almeno noi abbiamo i viaggi di lavoro, gli alberghi che vivono soltanto di turismo sono messi ancora peggio». 

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