Davide Bulgarelli al convegno del MAXXI sul futuro di Moda sostenibile e Abbigliamento etico

Si è svolto al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma venerdì 1 aprile 2022, informa una nota aziendale, il dibattito fra alcuni protagonisti del settore della moda sostenibile italiana che hanno analizzato lo stato dell’arte e delineato prospettive e proposte per uno sviluppo sempre più efficace di una produzione consapevole e rispettosa del pianeta e delle persone, a vantaggio del futuro di tutti. L’incontro è stato organizzato fra gli approfondimenti previsti dalla mostra SEBASTIÃO SALGADO. AMAZÔNIA inaugurata al MAXXI l'1 ottobre 2021 e tuttora in corso, di cui Bulgarelli Production è sponsor a sostegno della tappa italiana di questa importante esposizione, che propone un’immersione totale nella foresta amazzonica invitando a riflettere sulla necessità di proteggerla.

 

Al talk hanno partecipato Davide Bulgarelli, CEO Bulgarelli Production, Alessandro Bratti, Direttore Generale ISPRA, Alberto Candiani, Presidente Candiani Denim, e Nicola Giuggioli, Direttore Eco-Age, con la moderazione di Clara Tosi Pamphili, fondatrice e curatrice di A.I. Artisanal Intelligence. Insieme hanno messo a confronto le proprie esperienze in un settore, la moda, che è una continua apertura verso l’altro e verso il futuro, paradigma della migliore interconnessione fra creatività, produzione e mercato, e di una costante innovazione che non può non abbracciare i temi della responsabilità sociale e quindi della sostenibilità. La sostenibilità riassume in sé le questioni di gestione non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Tutti i relatori testimoniano che è possibile fare impresa e profitto anche adottando provvedimenti che portino un’azienda ad essere veramente green, e che ormai esserlo diventa un vantaggio competitivo, perché la tracciabilità è sinonimo di qualità e durabilità dei prodotti. Ma è altrettanto vero che il percorso non sembra sempre semplice per le aziende, e anche il consumatore finale non ha strumenti per valutare se il prodotto offerto è veramente etico e sostenibile. Le certificazioni che le aziende conseguono su base volontaria sono un inizio, pur se difficilmente comprensibili, spesso, per il consumatore finale che deve destreggiarsi fra sigle e dati aridi e forse poco trasparenti.