Garc in ''CO2alizione'' con le imprese impegnate per la neutralità climatica. Grillenzoni: spazi di ricerca incredibili

Garc, informa un comunicato dell'azienda, entra a far parte di CO2alizione Italia: un’iniziativa creata da più di 60 imprese per impegnarsi concretamente verso la neutralità climatica e che vede lo statuto societario come strumento di formalizzazione dell’impegno. Le concentrazioni atmosferiche di CO2 e degli altri principali gas serra sono causa di un’alterazione climatica potenzialmente irreversibile per il pianeta e per la nostra specie. L’attività umana è la causa principale di questi stravolgimenti e gli esperti segnalano l’urgenza di agire sinergicamente per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. In questo senso, le imprese hanno il dovere di muoversi verso la soluzione del problema e Garc, aderendo a CO2alizione Italia, si impegna a indirizzare progressivamente il proprio modello di business verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti e integra questo scopo all’interno dello statuto societario, rendendolo così una vera e propria finalità d’impresa.

 

Commenta Andrea Grillenzoni, direttore generale di Garc SpA SB: «La decisione della proprietà di aderire a questa iniziativa è stata molto semplice ed è avvenuta con grande velocità. E la velocità è anche una delle caratteristiche di questa iniziativa il che dimostra che in Italia esiste un movimento di imprese fortemente motivate a dimostrare di essere pronte a fare la loro parte. Siamo agli inizi di una storia tutta da scrivere in cui le imprese reinventeranno il loro scopo: vorranno dimostrare di essere veramente rigeneratrici. Rispetto a questi temi si aprono confini di ricerca e innovazione incredibili e la prima sfida è capire che solo con la condivisione delle esperienze riusciremo davvero a mettere in moto il cambiamento necessario. Il valore di questa scelta è rafforzare la direzione che il nostro gruppo ha già preso, dopo il passaggio a società benefit, l’ottenimento della certificazione B.Corp, il sostegno alla campagna #unlockthechange e l’ingresso nella Regenerative Society Foundation»