Gualandi (Donne da Sogno): ''Russia indispensabile per noi, felice di essere al Cpm Mosca''

«Certo che siamo là a esporre: per il nostro target di prodotto e di prezzo non ci sono sanzioni» spiega Tamara Gualandi, titolare di Donne da Sogno, commentando la foto pervenuta dal Cpm di Mosca, edizione Primavera Estate 2023, che ritrae il suo stand affollato di visitatori. E aggiunge: «Quando è cominciata l'invasione dell'Ucraina, esattamente il giorno di chiusura dell'edizione Primavera Estate 2022 del Cpm, eravamo ancora alle prese con gli ordinativi e ce l'abbiamo fatta a completare le spedizioni, grazie alla collaborazione dei nostri stessi clienti, i negozi al dettaglio, che si sono dati da fare per facilitare le consegne e ricorrendo a piccole banche non sanzionate. E le difficoltà nei pagamenti sono state superate, magari effettuandoli attraverso la Cina. Perché una cosa deve essere chiara – sottolinea ancora Gualandi –: ditte come la nostra non possono permettersi di lasciare quel mercato che rappresenta il 30 per cento del fatturato e nel quale ho impiegato dieci anni per posizionarmi. Non posso buttare tutto al vento, tanto più che le famose griffe, quelle che hanno fatto il bel gesto di chiudere, poi hanno trovato il modo di farli arrivare ugualmente, i loro prodotti, attraverso altri mercati. Sono molto soddisfatta – conclude – di aver scelto di partecipare anche a questa edizione del Cpm: lo staff del nostro stand ci sta confermando che le cose stanno andando particolarmente bene».

 

In questa vicenda delle sanzioni, del resto, occorre sempre ricordare che se si lasciano dei vuoti c'è sempre qualcun altro pronto a riempirli. I produttori turchi di abbigliamento, per esempio, ma anche quelli russi. I Tedeschi, che hanno disertato la rassegna, lavorano però dagli show-room, mentre la presenza italiana è stata assicurata, sia pure senza il diretto coinvolgimento delle istituzioni ufficiali.