Venti candeline per i Folletti delle pulizie di Canovi, Berni e Mangiacotti

Vent’anni possono sembrare pochi, ma in realtà, per un’azienda nata da un sogno di una donna, Nives Canovi, supportata da vicino da due colleghe – Alessandra Berni e Vissia Mangiacotti (nella foto) – si tratta di un bel traguardo. «Un risultato, quello raggiunto da I Folletti, che ci riempie di soddisfazione – racconta Nives – da un punto di vista non solo economico, ma anche umano».

 

Una storia iniziata nel febbraio del 2004 che rappresenta donne connesse da un legame profondo, che hanno creduto con passione alla loro causa, sognatrici, coraggiose, con un’etica tutta femminile, visto che la forza lavoro (una trentina di persone) oggi è in gran parte rappresentata da donne. E con una grande passione per il lavoro, visto che il nome stesso dell’impresa nasce da una favola, “Il ciabattino e i Folletti”, nella quale i folletti lavorano nel buio della notte per aiutare un calzolaio povero che doveva mantenere una famiglia numerosa.

 

Tutto questo, dal punto di vista pratico, significa ad esempio dedicare settimane, mesi, a testare le performance dei prodotti utilizzati in termini di resa, di impatto sull’ambiente sulla salute dei lavoratori e sulla salubrità degli spazi della clientela. «Perché – conclude Nives Canovi, incontrata negli uffici di via Lago di Carezza, a Carpi - in fondo questo traguardo lo abbiamo raggiunto grazie alla disponibilità dei nostri collaboratori e alla fiducia concessaci dai clienti: è stato grazie a quest’ultima che abbiamo superato insieme momenti durissimi come il terremoto e la pandemia».