Il Comune raddoppia i contributi per chi apre in centro storico: da 150 a 300 mila euro

Sono 29 le attività finanziate con una media di 10 mila euro l'uno

Sono diventati 300mila, dagli iniziali 150mila, i contributi a fondo perduto erogati dal Comune a imprese e professionisti che aprono nuove attività in centro storico o ve ne trasferiscono una già esistente: la Giunta infatti, a fronte delle domande pervenute, ha deciso di raddoppiare l’importo, garantendo così una media di circa 10 mila e 400 euro per le 29 istanze ammesse. Si va da un minimo di 8 mila 677,68 euro (otto casi) a un massimo di 12 mila 396,69 euro (cinque), con fasce intermedie di 9 mila 917,35 (otto) e 11 mila 157,02 (otto).

La tipologia dei destinatari che occuperanno locali al piano terra (fronte strada) spazia dalla ristorazione (bar, ristoranti, gelateria) al terziario (uno studio legale), dall’abbigliamento (negozi di vestiti, di calzature, una sartoria) ai servizi (organizzazione matrimoni, condizionatori, consulenze aziendali, tatuaggi, informatica).

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Alla chiusura del bando, ulteriore iniziativa dell’amministrazione per rivitalizzare l’economia locale dopo la pandemia, erano pervenute 35 richieste, delle quali cinque senza i requisiti; dei 30 aspiranti ammessi, uno ha poi rinunciato a proseguire la procedura.

Commenta Stefania Gasparini, Vice-Sindaco e Assessore a Economia e Centro storico: «Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando, dato l’alto numero di domande arrivate. Perché questo significa che il nostro Centro storico è attrattivo e che, nonostante il periodo passato, il commercio di vicinato resta un’attività economica considerata fondamentale.  Aver raddoppiato la cifra ha consentito di elargire una somma consistente a tutti gli aventi diritto, proprio perché siam consapevoli dell’importanza di rivitalizzare il centro».

Foto d'archivio