Il finanziamento regionale a Garc Ambiente destinato a un progetto di ricerca sull'economia circolare

La Regione Emilia-Romagna ne aveva dato notizia alla fine dello scorso anno (vedi qui): fra i 13 progetti di investimento in ricerca, sviluppo e innovazione promossi da nove aziende cui erano stati assegnati 13,3 milioni di euro previsti dalla legge regionale 14 del 2014, figurava anche Garc Ambiente Spa SB di Carpi. Oggi l'azienda precisa la natura del proprio progetto di ricerca, definendolo "Waste to Row Materials and Textile Circular Open Innovation” (grosso modo traducibile come "Materiali di scarto e innovazione aperta circolare tessile”). segue

In altri termini, spiega una nota, “...il finanziamento prevede l’assunzione di nuove figure, molte delle quali laureate, e la generazione di valore che sostenga le imprese nella gestione dei propri rifiuti e nel riutilizzo di scarti di altre produzioni, in ottica di simbiosi industriale e ricaduta positiva sul territorio.  Al fine di rendere questo modello economico una realtà concreta – prosegue la nota aziendale –, Garc Ambiente è impegnata nel supportare la crescita di questo nuovo modello di collaborazione tra le aziende per lo scambio di risorse, che crei un beneficio comune alle imprese e valore condiviso con l’intera comunità”.  Commenta Andrea Grillenzoni (Amministratore delegato di Garc Ambiente SpA SB): «Con questi progetti Garc Ambiente persegue un confronto e un coinvolgimento sempre maggiore con la comunità attraverso le istituzioni, le associazioni, le università e le imprese del distretto industriale, rafforzando così il legame con il territorio e facendo un grande passo avanti anche nell’ambito Ricerca & Sviluppo». 

 

L'azienda informa che negli anni “...ha radicato il suo impegno verso i temi dell'economia circolare lavora allo sviluppo di un Centro di Competenza al fianco delle istituzioni (...) che riunisce abilità tecniche, analitiche, regolatorie, legislative e finanziarie in grado di affiancare le aziende clienti in processi legati alla gestione di rifiuti e sottoprodotti. Si intende così realizzare – prosegue la nota – un ecosistema industriale trasversale a più settori, che ha l’obiettivo di rafforzare procedure virtuose e introdurre tecnologie che consentano nuove relazioni in ottica di economia circolare. Per la loro prossimità geografica – conclude il comunicato –, abbiamo scelto di progettare il Centro di Competenze partendo dai distretti produttivi tessile, ceramico, automotive e edile, permettendo alle imprese di accedere a materie prime secondarie a chilometro zero”.  Il Direttore generale di Garc Ambiente SpA SB, Luca Archi, conferma: «La nostra mission è quella di accompagnare le aziende in questa fase di transizione verso un modello circolare che metta in rete i bisogni e le esperienze per massimizzare il riutilizzo di risorse normalmente considerate scarti, abbattendo l’utilizzo di materie prime estrattive. Rigenerare valore è l’obiettivo ambizioso che ci siamo dati per sviluppare il nostro Centro di Competenze sull’economia circolare».