Oltre un’ora di confronto intorno al tavolo indetto dal Sindaco tra i lavoratori di Opas della sigla sindacale SiCobas e i rappresentanti dell’azienda di Migliarina, colosso della macellazione di carni suine. I lavoratori hanno chiesto l’intervento del Sindaco per cercare risposte alle proprie richieste: «Abbiamo chiesto questo incontro con la figura di garanzia del Sindaco per due problematiche fondamentali: la prima sono buste paghe regolari, e da questo punto di vista ci sono state date rassicurazioni che speriamo diventino realtà; dall’altra ci sono tantissimi lavoratori che sono inquadrati da altre società in appalto da Opas col contratto nazionale delle pulizie con stipendi da 900-1100 euro al mese che non permettono loro di vivere – spiega Marcello Pini del coordinamento SiCobas provinciale –. Abbiamo chiesto di annullare questi contratti adeguandoli al comparto alimentari, ma le aziende hanno detto di no. Anche sugli aumenti salariali la strada sembra bloccata anche se si parla di piccoli aumenti. Opas, che è la committente, è quella che determina le società in appalto e da parte di Opas la chiusura è totale. Adesso con i lavoratori vedremo che strada intraprendere, ma non siamo soddisfatti di questo incontro».
(segue)
Se su un versante sembrano insomma esserci stati passi avanti, sull’altro le parti restano distanti. Una battaglia questa, che i SiCobas portano avanti senza il coinvolgimento dei sindacati confederali: «Con Cgil, Cisl e Uil di fatto non c’è un rapporto per quanto riguarda Opas, noi seguiamo la nostra strada, con richieste molto più elevate – dice Pini –. Il contratto delle pulizie è legale ma non significa che permetta di vivere, non ci si pagano gli affitti e noi facciamo i conti con la realtà e non solo con la legalità perchè non sempre le due cose coincidono».
A prescindere dall’esito del tavolo, i SiCobas ringraziano il sindaco Righi per l’intervento: ««E’ stato disponibile a convocare questo tavolo di confronto, ma non è certo lui che può determinare le scelte delle aziende. Opas ha ribadito di avere un rapporto solo con Cgil e Cisl e di rifiutare ogni tipo di contrattazione con la nostra sigla nonostante noi rappresentiamo una buona parte dei lavoratori. Ma è una questione di democrazia, il sindacato lo scelgono i lavoratori e non le aziende».
(segue)
La battaglia dei SiCobas per Opas prosegue dunque in altre forme: domani, venerdì 13, ci sarà una serata di solidarietà con i lavoratori della Opas organizzata da diversi gruppi di Carpi alla parrocchia di Quartirolo alle 18,30 con un buffet vegano, una proiezione di un documentario e una raccolta fondi per i lavoratori.