Le tendenze Primavera Estate 2024 secondo Pitti Immagine Filati

(in collaborazione con Emanuela Contini, consulente aziendale dell'area moda-tessile) – La stagione primavera / estate 2024 vista da Pitti Immagine Filati, che ha chiuso venerdì scorso a Firenze, assegna molta importanza al dialogo e alla comunicazione. “In un mondo cambiato profondamente – spiegano gli organizzatori della rassegna –dove l'evoluzione è più veloce del pensiero e della stessa concettualizzazione, imparare a parlare una nuova lingua sembra la traccia tematica più forte da seguire in questo momento storico. Il linguaggio, la scrittura, l’alfabeto, sono strumenti contemporanei e antichi dello scambio e della comprensione oltre che di appartenenza alla propria cultura e alla sua trasmissione ai posteri”. 

 

 

Proviene da questo lo spazio ricerca Alphabet, con mood che riassumono i tre spiriti della stagione in tre diverse ambientazioni dove gli alfabeti – greco, romano e arabo – si colorano di riferimenti culturali, luoghi, suoni e colori delle loro rispettive provenienze.

***

“Alfa”, il primo tema, è dedicato all’alfabeto greco e alla Grecia. Un tema ludico e colorato che esalta lo spirito del corsivo greco che corre sul foglio della memoria in maniera libera e naïf.  È il tema della bellezza, della sublimazione dell’arte, della nudità e delle forme del corpo. Tutto inneggia all’armonia. Materiali leggeri, trasparenti, colorati, che abbracciano le forme. Drappeggi, velature e asimmetrie che esaltano e fanno intravedere i corpi. Forme raffinate ed elaborate che ricordano la sensualità della scultura classica greca. Intrecci leggeri, trafori, reti, maglie sottili, pannelli colorati a contrasto, stampe screziate, sfumate, superfici leggermente mosse, giochi di punti, titoli finissimi per trasparenze e velature, sovrapposizioni e stratificazioni. I colori sono allegri, ma non invadenti. I toni giocano fra di loro in mix incredibili, pieni di vitalità. È la palette della tarda primavera, dell’inizio dell’estate, quando le coloriture non  sono ancora scaldate e bruciate dal sole pieno. Arancio, rosso e giallo, smorzati da neutri chiari. Dal blu al turchese fino al verde . Un tema molto femminile.

 

***

Il secondo tema, “Capital”, è dedicato all’alfabeto romano e alla capitale, la città eterna, Roma. Capital significa anche stampatello, a imitazione del carattere della stampa con il suo alfabeto di lettere tutte maiuscole e staccate come in uno schema prestabilito, sinonimo di meticolosità, perfezionismo e razionalità. Alfabeto in questo caso come punto di riferimento solido, affidabilità e certezza, rispetto delle regole, dell’ordine e delle forme. Tema ispirato dalla razionalità e alla concretezza, qui la creatività lascia spazio alla razionalità e alla funzionalità. Le forme sono perfette ed essenziali con grande uso di fibre naturali. Gli jacquard e le fantasie sono geometrici, con disegnature classiche e simmetriche, spesso monocolore. Qualche accenno alle decorazione ispirazione déco e optical. Anche le strutture dei capi prediligono forme geometriche, si rielaborano i punti e strutture classiche. I colori sono classici,  privi di sfumature e mezzi toni. Bianco e nero da lavorare insieme, mentre i grigi classici si abbinano al rosso profondo e al bianco lana. Unica nota colorata un arancio intenso che ravviva gli scuri e un blu indaco, quasi violaceo. Il tema suggerisce idee per l’abbigliamento maschile.

 

 

***

Il terzo tema, “Calligraphy”, è ispirato all’alfabeto arabo, un alfabeto flessuoso e ricco, sublimato dall’arte calligrafica in cui gli arabi sono maestri. Un tema che guarda al fascino delle miniature e all’arte della scrittura. Rapper, street artist, stilisti, rielaborano le tecniche e il linguaggio visivo arabo in modo forte e sorprendente. Moderni “calligraffiti” su pareti ed edifici, attraverso la loro esperienza attualizzano la tradizione grafica e l’arte decorativa. I capi sono molto elaborati e hanno dettagli ricercati. Pizzi, traforature, fantasie e ricchi jacquard. Le disegnature e le stampe ricordano le piastrelle e i giardini dei palazzi arabi. Le disegnature mescolano forme sinuose e geometrie. I filati lucidi, fibre sintetiche e artificiali luminose, mix di fili metallici e metallici accendono i riflessi delle superfici donando un aspetto luminoso ai capi. I colori sono corposi e saturi. È la palette dell’estate piena e calda. I toni solari dell’arancio e del rosso sono a contrasto con il blu e il verde profondo. Un tocco di giallo oro conferisce splendore al tema. La forte creatività permette di accostare liberamente materiali e tecniche di lavorazione dei capi.

 

Sempre molto interessanti le proposte delle aziende espositrici, per lo più con progetti legati allo sostenibilità e all’innovazione, come nel caso della carpigiana Millefili che molto punta anche sui colori che andranno nella prossima stagione. Un'altra azienda carpigiana presente alla rassegna fiorentina è stata Pazzi da Filare, piccolo maglificio artigianale di nicchia nato come laboratorio tecnico ed evolutosi in azienda capace di fornire a molti marchi di prestigio stilismo, materiali, tecniche, filati, realizzazione di prototipi, fino alla prpduzione e alla consegna di intere collezioni. Ha scelto da tempo Carpi come una delle tre sedi di riferimento per il Nord Italia la Shima Seiki Italia di viale del Commercio, che a Pitti Immagine ha presentato Swg 154 Xr15L e Nsvr 183 21G, due nuove macchine per la confezione del capo senza cuciture e la collezione Shima Seiki Italia disegnata da Vittorio Branchizio in sinergia con la Beste spa. Presente alla rassegna anche la tedesca Stoll di macchine per la maglieria che a Carpi ha la propria filiale italiana.