Mai tanti locali commerciali sfitti

Non c'è mercato per i negozi in centro e i piani terra in periferia

C’è stato un tempo in cui gli spazi a piano terra erano una manna dal cielo per i proprietari immobiliari. Negozi e bar in centro storico si contendevano le vetrine più in vista, laboratori della filiera tessile, uffici e anche negozi di quartiere popolavano le periferie. Il panorama odierno è molto diverso: sia in centro (sottoportici compresi) che in periferia è tutto un susseguirsi di cartelli “affittasi”. Colpa dei canoni troppo alti richiesti dai proprietari, della scarsa fiducia o crisi della domanda? Probabilmente un po’ di tutto ciò. Con dinamiche e prezzi ovviamente differenti tra centro storico e periferie. «Effettivamente c’è una sproporzione tra una grande offerta di spazi commerciali e una domanda oggi poco vivace – conferma Marco Rossini dell’omonima agenzia immobiliare –. Per quanto riguarda il centro storico, i prezzi e i canoni degli immobili sono rimasti piuttosto alti sulla scia di un periodo di grande movimento e richiesta. Oltre al fattore economico, da un lato manca la fiducia nell’iniziare un’attività commerciale perché ci sono spese certe a fronte di incertezza sui ricavi, dall’altro ci sono richieste, anche legittime, di garanzie da parte dei proprietari come fideiussioni o la dimostrazione di un’attività già consolidata: per chi comincia è difficile, mentre i franchising che tanto spazio hanno guadagnato in centro danno l’apparenza di maggior solidità e successo sul mercato».

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