di Gian Luca Nicolini*
Mentre il gruppo Marazzi annuncia una nuova fabbrica vicino al Donbass per gli ordini che si stanno accumulando per la ricostruzione di intere aree, il commercio prosegue nella sua crescita soprattutto grazie al decreto relativo agli acquisti da mercati paralleli. L'Italia sta recuperando l'export perso nei primi mesi di guerra (50 per cento) che si attesta su base annua al meno 20 per cento attuale. Le aziende italiane presenti in Russia hanno tutte un segno più, che non è poco in una situazione alquanto difficile. Ma resta la differenza importante tra quello che hanno posto sotto embargo l'Europa e gli Stati Uniti, una differenza su alcuni prodotti che gli Usa poi rivendono in Europa, come per esempio i fertilizzanti.