Quando la Cina dominerà il mondo? Forse mai

Un articolo di Eric Zhu e Tom Orlik per Bloomberg Economics

Dall'agenzia Bloomberg Economics riprendiamo questo saggio del 5 luglio scorso, pubblicato in occasione delle celebrazioni del centesimo anniversario del Partito Comunista Cinese

Quando la Cina supererà gli Stati Uniti per diventare la più grande economia del mondo? Poche domande sono più consequenziali, sia per i manager che si chiedono da dove verranno i profitti a lungo termine, sia per gli investitori che valutano lo status del dollaro come valuta di riserva globale, sia per i generali che fanno strategie sui punti critici geopolitici. A Pechino, dove si è appena celebrato il centesimo anniversario del Partito Comunista Cinese, i leader stanno facendo del loro meglio per presentare il cambio di testimone come imminente e inevitabile. "La nazione cinese – ha detto la settimana scorsa il presidente Xi Jinping – sta marciando verso un grande ringiovanimento a un ritmo inarrestabile". All'inizio della crisi del Covid-19, quando la Cina è riuscita a controllare le infezioni e a mantenere la crescita anche mentre gli Stati Uniti soffrivano di centinaia di migliaia di morti e di una scricchiolante recessione, molti erano inclini a concordare. Più recentemente, una ripresa inaspettatamente veloce degli Stati Uniti ha illustrato quanta incertezza rimane intorno ai tempi della transizione - e persino se avverrà affatto. Se Xi riuscirà a portare a termine le riforme che stimolano la crescita, e la sua controparte statunitense, il presidente Joe Biden, non sarà in grado di far passare le sue proposte per rinnovare le infrastrutture ed espandere la forza lavoro, le previsioni di Bloomberg Economics suggeriscono che la Cina potrebbe prendere il primo posto – detenuto dagli Stati Uniti per ben oltre un secolo – già nel 2031. Ma questo risultato è tutt'altro che garantito. L'agenda delle riforme della Cina sta già languendo, le tariffe e altre restrizioni commerciali stanno interrompendo l'accesso ai mercati globali e alle tecnologie avanzate, e lo stimolo di Covid ha portato il debito a livelli record. Lo scenario da incubo per Xi è che la Cina possa seguire la stessa traiettoria del Giappone, anch'esso propagandato come potenziale sfidante degli Stati Uniti prima del suo crollo tre decenni fa. Una combinazione di fallimento delle riforme, isolamento internazionale e crisi finanziaria potrebbe fermare la Cina prima che raggiunga la vetta. Un'altra possibilità – che fa piacere agli scettici – è che, se i dati ufficiali del Pil cinese sono esagerati, il divario tra la più grande e la seconda più grande economia del mondo potrebbe essere più grande di quanto appare, e chiudersi ad un ritmo più lento.

 

 

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