Le considerazioni di Andrea Baraldi (Confcommercio Carpi)

Saldi invernali: in Emilia Romagna si inizia il 5 gennaio

Partiranno il 5 gennaio i saldi in Emilia Romagna. Lo ha deciso la Regione insieme alle associazioni di categoria del commercio e a Federmoda. Si ritorna alle regole ordinarie, dopo le deroghe previste lo scorso anno per far fronte all’emergenza pandemica: nei 30 giorni antecedenti l’avvio delle vendite di fine stagione resta confermato il divieto di vendite promozionali di capi di abbigliamento e accessori, oltre a calzature, biancheria intima, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento. I saldi della stagione autunno-inverno 2021-22 potranno poi proseguire per 60 giorni. (prosegue)
 

«Si ritorna alla normalità, almeno per quanto riguarda le regole – afferma Andrea Baraldi, direttore di Ascom Confcommercio Carpi-Novi-Soliera –. La scorsa stagione invernale i saldi erano stati posticipati di quasi un mese, al 30 gennaio, per dare un po’ di respiro alle imprese commerciali, in particolare ai negozi di abbigliamento e di calzature, alle prese con le gravi difficoltà legate alla pandemia e alle misure anti-contagio, soprattutto quelle del decreto Natale. Quest’anno invece le date sono quelle di sempre con i saldi che iniziano a cavallo dell’Epifania».

Una decisione che mette d’accordo tutti, a quanto pare. Anche il fatto di vietare le vendite promozionali nei trenta giorni precedenti all’avvio dei saldi, consentite (sempre in deroga) lo scorso anno. «E’ la scelta giusta anche perché i divieto scatta subito dopo il Black Friday, che cade il 26 novembre, ma sempre più spesso coinvolge più giorni di promozioni che durano anche una settimana o dieci giorni – spiega –. Si tratta di un’occasione che molti commercianti sfruttano per rendere appetibili le vendite; quella che era partita come una moda consumistica americana riguardante in prevalenza elettrodomestici e articoli tecnologici, oggi è un’iniziativa consolidata e utilizzata non soltanto dagli e-commerce, ma anche dai negozi fisici. Apparentemente il consumatore potrebbe essere distratto dalle tante promozioni in corso, ma i saldi restano comunque il momento più importante per il commercio, soprattutto per l’abbigliamento con occasioni importanti e sconti che arrivano al 50-60 per cento».

Prima dei saldi, tuttavia, c’è il Natale, un periodo fondamentale per lo shopping che quest’anno si spera non debba subire ulteriori restrizioni a causa della quarta ondata di Covid e dei tanto temuti cambi di colori per le regioni. Senza considerare l’inflazione, il rincaro delle bollette e dei carburanti, come ha fatto sapere qualche giorno fa Confcommercio nazionale tramite una nota stampa: “… le prossime feste potrebbero vedere gli italiani più intenti a contenere i consumi e a far quadrare i conti piuttosto che spendere”.

«Vedremo come andrà il Natale con l’evoluzione della pandemia, ma non si può già pensare che dicembre andrà male a livello di vendite – stempera Baraldi –. Noi e i nostri associati carpigiani siamo fiduciosi che si possa lavorare e fare shopping in sicurezza».