Un'interrogazione al Ministro sullo stato del distretto carpigiano del tessile-abbigliamento

L'ha presentata la deputata 5 Stelle correggese Stefania Ascari

Un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy sullo stato di salute del distretto carpigiano del tessile-abbigliamento. A portarla lo scorso venerdì 3 maggio all’attenzione del ministro Adolfo Urso è stata la deputata correggese del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari, eletta alle ultime Politiche nel collegio di Modena.

“La città di Carpi è riconosciuta come una delle capitali europee del tessile-abbigliamento, specializzata nella produzione di maglieria e confezioni made in Italy; il distretto del tessile abbigliamento di Carpi, che comprende i comuni di Carpi, Cavezzo, Concordia, Novi e San Possidonio, rappresenta un’area ad alta specializzazione con un’incidenza degli addetti nel tessile rispetto all’industria manifatturiera pari al 60,9 per cento – scrive Ascari nella sua interrogazione –. Le imprese del distretto, che contribuiscono in modo significativo al fatturato nazionale del settore (4 per cento), si caratterizzano per un sistema di piccole e piccolissime imprese che garantiscono grande flessibilità attraverso la subfornitura. La regione, in particolare il territorio carpigiano, ha subìto gravi contraccolpi economici dovuti alla pandemia, all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, oltre agli effetti del conflitto in Ucraina, con la quale il distretto ha significativi scambi commerciali, provocando gravi conseguenze in termini di chiusure di imprese e lasciando senza lavoro, lavoratori e lavoratrici altamente specializzati e non di facile ricollocazione”.

Tracciato un quadro che da queste parti conosciamo anche troppo bene, la deputata correggese interroga il Ministro se “sia a conoscenza dei fatti suesposti e considerata la crisi settoriale esacerbata dalla pandemia globale, dalla guerra in Ucraina, dal conflitto in Medioriente, dal rincaro delle materie prime e dell’energia, quali misure urgenti di competenza intenda proporre per supportare e garantire la continuità operativa delle imprese del distretto di Carpi, specialmente quelle di piccola dimensione che costituiscono la maggioranza”.

Ascari in particolare sollecita il Ministero su quattro aspetti: visibilità e riconoscibilità, accesso al credito, defiscalizzazione, e certificazioni. 

Sul primo fronte, l’interrogazione chiede al Ministro “quali iniziative strategiche di competenza preveda per incrementare la visibilità e il riconoscimento internazionale del distretto di Carpi come capitale della maglieria e dell’abbigliamento, al fine di espandere ulteriormente il mercato di esportazione per i prodotti made in Carpi”.

Sull’accesso al credito, “data l’importante presenza di microimprese all’interno del distretto, quali siano i piani del Ministro per facilitare l’accesso a finanziamenti, tecnologie innovative e formazione per queste aziende, in modo da potenziare la loro competitività e sostenibilità a lungo termine”.

In merito alla fiscalità, “alla luce dell’importanza di sostenere le piccole e piccolissime imprese del distretto nella loro opera di internazionalizzazione mediante la partecipazione a fiere internazionali sia in Italia che all’estero”, Ascari chiede al Ministero “se intenda assumere iniziative di competenza tese all’introduzione di un credito di imposta, in forma percentuale, del costo di acquisto dello spazio espositivo e dei servizi collegati all’interno dei quartieri fieristici di settore, di cui l’azienda possa beneficiare, in F24, in tempi contenuti rispetto al momento in cui ha sostenuto il costo per l’acquisto”.

In ultimo, Ascari chiede “quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di rendere più agevole l’ottenimento di certificazioni di qualità che valorizzino il loro impegno nel mantenere alti standard di produzione e sostenibilità, incrementando così la loro attrattività sui mercati nazionali e internazionali”.